Miliband vs Cameron, lo spettro dell'Ukip e il ritorno di Blair
![]() |
Da sinistra: Nick Clegg/Lib-Dem, Nigel Farage/Ukip, Ed Miliband/Labour |
Farage/Ukip
E' la grande novità delle elezioni, l'Ukip guidato da Nigel Farage è pronto a mettere in discussione il secolare bipolarismo britannico. Sarà davvero possibile? Se si analizza il sistema elettorale inglese formato da collegi uninominali maggioritari sembra chiaro che la formazione di Farage non può aspirare al governo. Infatti l'Ukip è una formazione ancora giovane e priva di forti candidati sul territorio, quindi la conquista dei seggi necessari si fa più difficoltosa nonostante un forte consenso in percentuale. Il programma cavalca l'euro-scetticismo e la lotta all'immigrazione con forti tratti xenofobi. Punto peculiare è l'uscita dall'UE, la riconquista della sovranità economica e giuridica, la riduzione della pressione fiscale, programmi di apprendistato per i giovani, tagli a spese considerate "inutili" come i dipartimenti di energia, cultura e sport. L'Ukip destabilizzerà senz'altro il quadro politico ma sembra impossibile che possa uscire vincitrice il 7 Maggio.Clegg/Lib-Dem
Il giovane leader liberal-democratico alla sua prima tornata elettorale nel 2010 era riuscito a ottenere 57 seggi su 650 e a chiudere l'accordo per la creazione del governo Cameron, a guida conservatrice e liberal-democratica. Clegg diventa così Vice-Primo Ministro portando dopo 90 anni i Lib-Dem al governo. La sfida che si pone di fronte ai Lib-Dem oggi è quella di non essere di nuovo eclissati dal bipolarismo, trovando uno spazio proprio e diverso. Essi si presentano all'elettorato come il giusto equilibrio: responsabili ma non cinici come i conservatori, progressisti ma non buonisti e scellerati come i laburisti. Il programma prevede la riduzione delle tasse per il ceto medio, impedire l'aumento di spesa e del debito pubblico, agevolazioni alle piccole e medie imprese, tagli a forze dell'ordine ed esercito in favore del welfare.Cameron/Conservative
Il Premier uscente David Cameron ha avuto l'arduo compito di guidare il suo paese negli anni della crisi. Il periodo peggiore, allo scoppio nel 2008, fu affrontato dal laburista Gordon Brown, il quale affrontò la situazione con un forte sostegno all'economia da parte dello Stato. Il governo Cameron è rimasto sulla scia, mantenendo un deficit al di sopra del 10%, così la Gran Bretagna è uscita dalla recessione ed ha sostenuto l'occupazione per poi tornare fino ad oggi a ridurre il deficit. La strada è stata però segnata da forti tagli e riforme che hanno ridotto la quantità e la qualità dei servizi e aumentato la pressione fiscale sui singoli cittadini, agevolando invece le grandi aziende e l'attrazione degli investimenti stranieri con una tassazione favorevole. Peculiari sono stati i tagli all'NHS, il servizio sanitario nazionale, arrivati fino a 20 miliardi, oltre ad una radicale riforma che lascia la gestione locale del servizio sanitario ad aziende private cofinanziate dallo stato. L'attacco al welfare ha causato un forte colpo alla leadership di Cameron, il quale ha visto radicalmente calare il suo consenso elettorale. Inoltre le altalenanti e confuse posizioni sull'Europa non hanno aiutato; ora Cameron è alla rincorsa dell'elettorato di estrema destra in fuga verso l'Ukip, sostenendo posizioni euro-scettiche e paventando un referendum sulla permanenza nell'Unione Europea tra il 2016 e il 2017. Queste mosse lasciano intravedere un leader confuso e schiavo della paura per la sconfitta, per la perdita del consenso, in affanno e senza uno schema chiaro per il futuro, alla disperata rincorsa dell'Ukip a discapito dei moderati. Un programma guidato dalla paura di solito non è premiato dall'elettorato. I punti centrali dei Conservatori sono: la riduzione della spesa pubblica e del debito pubblico (passato dal 48% al 91% tra il 2007 e il 2013), mantenere una bassa tassazione sulle grandi imprese per attrarre investimenti esteri, forte controllo dell'immigrazione, referendum sulla permanenza in UE.![]() |
David Cameron, Premier uscente e Leader dei Conservatori |