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Vance Packard |
La nostra psiche è animata da 3 sfere di percezione: il
conscio, il subconscio o preconscio e l' inconscio.
Il conscio è la sfera della razionalità in cui affiorano
tutti i ricordi graditi e si ha una piena consapevolezza di sè. Il preconscio o
subconscio è la sfera in cui ci si rende conto solo confusamente delle proprie
sensazioni, dei propri atteggiamenti e dei propri pensieri segreti; infine l'
inconscio riguarda tutti quei pensieri e atteggiamenti che ci sono oscuri e che
non oseremmo mai mettere in discussione. E' la sfera della rimozione. La
pubblicità agisce sull' inconscio e il subconscio, dunque noi siamo consci
soltanto di una minima parte di quello che viene trasmesso nelle promozioni
televisive, nei cartelloni o negli inserti pubblicitari, perchè l' impostazione
del messaggio è architettata in modo tale che lo spettatore televisivo la
assorba passivamente. Packard fa riferimento alle scoperte di Ivan Pavlov, ovvero
al riflesso condizionato, secondo cui ad uno stimolo esterno corrisponde un' inconscia
reazione interna dell' individuo, ma precisa che la nostra psiche, il nostro
cervello assimila tutto ciò che percepisce, di conseguenza noi siamo coscienti
solo di un' infinitesima parte di ciò che vediamo, sentiamo e odoriamo. Tutto
ciò che rientra nella sfera dell' inconscio o subconscio è rimosso dal conscio,
ma questo non significa che non influenzi e indirizzi le nostre azioni. Ancora
Pavlov scoprì che se l' individuo si trova in una situazione di accentuato
stress o stanchezza psichica, allora il suo subconscio e inconscio sono
maggiormente suggestionabili. Per esempio, se la sera guardiamo la tv, al
termine di una debilitante giornata lavorativa, allora possiamo stare certi che
tutte le informazioni comunicative delle pubblicità influenzeranno la nostra
psiche, quindi le nostre scelte future sui prodotti. L' assunto di base cui
pervennero gli imprenditori americani verso gli anni '50 è che il consumatore è
principalmente irrazionale e vela i suoi reali moventi psicologici mediante
giustificazioni razionali, poco utili per saggiare le vere intenzioni del
potenziale compratore. La psicologia e le scienze sociali, che un tempo avevano
il fine di perseguire il benessere dell' uomo e della società in cui vive,
deviarono verso fini sicuramente meno nobili che implicavano la promozione del
profitto incondizionato degli imprenditori, nonchè la preservazione di un
mercato congenitamente in overdose di prodotti da smaltire a tutti i costi.
Gli esempi di manipolazione psicologica sono innumerevoli:
le chewing gum, per esempio, sfruttano il nostro innato desiderio di uno
stimolo orale, infatti la bocca è una zona erogena e le gomme da masticare ben
si prestano a sollecitare i bisogni inibiti inerenti alla cosiddetta fase
orale, come la definisce Freud. Packard inoltre fa notare che non compriamo le
chewing gum perchè vogliamo dei denti puliti, privi di residui di cibo, come
razionalmente sarebbe giusto fare, bensì perchè vogliamo denti bianchi e un
alito fresco. Non a caso tutte le pubblicità di gomme da masticare sono
impostate sulle promesse di "un alito fresco" e di "denti
bianchi", con avvenenti ragazze svedesi che esibiscono i loro candidi
sorrisi bianchi. In più Packard analizza le vendite di SUV, giungendo a
scoprire che i consumatori non li comprano perchè sono utili o necessari,
ammesso che lo siano, bensì perchè, secondo le ricerche di psicologi e
psicanalisti, guidando quelle autovetture si sentono protetti, vedendo
soddisfatto il loro bisogno di sicurezza. Tuttavia altri confessano che il SUV
si addica alle proprie esigenze di prestigio e alla propria volontà di potenza,
pienamente assecondata dall' imponenza dell' autovettura. Packard, riportando
molti dati scientifici e testimonianze di analisti motivazionali, spiega che il
SUV fa leva sull' attaccamento alla madre tipico dei maschi, quindi sul
cosiddetto complesso di Edipo. La pubblicità non vende prodotti, ma promesse di
felicità, di bellezza (vedi i cosmetici), di sicurezza ecc. Paradossalmente
tutto ciò che facciamo è indotto dal tartassamento continuo delle pubblicità
che bombardano il web così come le pause televisive; siamo davvero sicuri di
comprare ciò che vogliamo e che ci è necessario ? Siamo consapevoli di volere
un prodotto ?
Da "Advertising Age"
·
Interviste in profondità (sedute dallo
psicanalista)
·
analisi longitudinali di gruppo (misurano l’evoluzione nel tempo delle
caratteristiche di interesse mediante l’espediente di ricontattare le persone
di riferimento per analizzarne i cambiamenti)
·
interviste di gruppo (metodi di indagine
psicologica basati sull' osservazione degli individui all' interno di un gruppo
folto, dove per natura si sentono maggiormente disinibiti
·
tecniche proiettive (consistono nello spronare
il volontario a proiettare il proprio inconscio, esternando le proprie
sensazioni immediate riguardo ad un disegno o simili)
·
associazioni libere (metodo basato sullo scambio
di domande-risposte fra lo psicanalista e il volontario: per es. viene chiesto
al volontario di dire la prima parola che gli viene in mente quando si dice
"cane" o altro)
·
appercezione tematica (TAT, consiste nell'
inventare storie o film osservando delle vignette o degli stralci di giornale
posti l' uno accanto all' altro, in questo modo si saggiano le ansie e le
preoccupazioni dell' individuo)
·
test attitudinali
·
sociodramma (consiste nel fare inscenare al
volontario, di cui si vogliono sapere le debolezze o altre informazioni sul suo
carattere, degli spettacoli improvvisati con altri attori-volontari. In questo
modo si capisce in che modo reagisce ad uno stimolo o ad un fatto)
·
Rorschach (Sono le tavole in cui sono rappresentate
le macchie di inchiostro simmetriche. Servono perchè, mostrandole al volontario
e basandosi sulle sue interpretazioni, si riesce a capire il suo stato d'
animo, quindi sempre le sue paure, le sue angosce, le sue preoccupazioni ecc.
ecc.)
Anche nell' ambito del lavoro si
applicano questi metodi di manipolazione e indagine psicologica. I "social
engineers" sono, per esempio, coloro che si occupano di sovrintendere alle
relazioni umane all' interno delle fabbriche, quindi si preoccupano di sincerarsi
che l' operaio o il lavoratore in generale non decidano di scendere in piazza
per scioperare, chiedendo che le loro istanze di cambiamento sociale ed
economico vengano soddisfatte. Pertanto se un operaio si lamenta, come spiega
Packard, perchè l' ambiente in cui lavora è angusto e buio, allora l' ingegnere
sociale, una volta esaminato il suo profilo psicologico (raggirandolo con
tecniche applicate a sua insaputa), si prodiga affinchè la direzione dell'
azienda lo cambi di posto, facendolo lavorare in un ambiente in cui ci sono
finestre ampie e spazi adeguati. In sostanza l'ingegnere sociale, ovvero lo
psicologo industriale (esperto in psicologia delle organizzazioni, psicologia industriale) che esiste tutt' oggi, ha la funzione di raggirare l' impiegato, mediante le
sue subdole tecniche psicanalitiche, al fine di offrirgli una soluzione che
funge da accomodamento, o meglio, da palliativo, cosicchè desista dal proposito
di riunirsi con gli altri operai per approntare azioni collettive di sciopero.
Le aziende hanno trovato il modo di prevenire eventuali scioperi o ribellioni
armate da parte del proprio organico, in più applicano le stesse tecniche di
ricerca motivazionale per individuare quelle persone che meglio si prestano ad
adempiere alle mansioni più delicate e richiedenti meticolosità. Infatti ormai
è una consuetudine quella di sottoporre lavoratori di bassa gerarchia, che
bramano una promozione, ai cosiddetti psicodrammi, i quali consistono nel
creare una situazione particolare e premeditata all' insaputa dell' esaminato,
di cui si vogliono conoscere le reazioni a determinati stimoli. Packard, per
esempio, menziona il caso dell' impiegato che vuole essere promosso e che viene
sottoposto a domande apparentemente innocenti e innocue, dal canto suo, ma che
già al social engineer, allo psicologo industriale, sono
servite per avere relativa contezza della sua idoneità ad un alto incarico. I
requisiti vanno dal "sangue freddo" alla situazione familiare, dalla
capacità di prendere decisioni all' insensibilità verso problematiche varie.
LA MACCHINA DEL DESIDERIO - COME IL MARKETING INFLUENZA LA NOSTRA VITA (VIDEO)Ma la pubblicità con i suoi effetti approda anche nel campo della politica, tematica alla quale Packard dedica un intero capitolo. Gli esempi sono quelli delle campagne elettorali dei repubblicani, in particolar modo, e dei democratici che avvengono lungo il decennio 1950-1960 (1956).Packard rimane stupefatto e intimorito dalla rapidità con cui i persuasori occulti hanno saputo subentrare nella politica americana, storpiandola orrendamente. Di conseguenza in termini di politica-marketing, i cittadini vengono definiti "consumatori", i progetti politici, ma soprattutto i candidati, "prodotti" e il sistema politico in sé "mercato".Packard cita l' esempio della convention repubblicana di San Francisco del 1956 in cui i politici del partito erano delle mere comparse in un teatrino. D' altro canto i discorsi scritti erano prerogativa degli esperti in public relations o dei ricercatori motivazionali, i quali erano istruiti affinchè intonassero le orazioni in un certo modo, o assumessero una certa cadenza, o ancora gesticolassero e sorridessero in una certa maniera. I ministri alla convention furono costretti a cedere agli ordini del "supervisore" George Murphy, attore di Hollywood e direttore delle public relations della MGM, incaricato per l'occasione di organizzare il congresso, i dibattiti e l' estetica dell' evento.
"Il signor Murphy sembrava considerare i delegati come altrettanti
attori nel "supercolosso" da lui organizzato. Trincerato dietro un
paio di occhiali neri, egli se ne stava a qualche passo dal podio, nello
sfondo. I giornalisti lo videro "fare i gesti professionali per ordinare
la fanfara, il gran finale e il silenzio. I delegati prendevano l' imbeccata
esattamente come l' orchestra". "
Il tecnico pubblicitario Rosser
Reeves disse a Packard:
"Io considero l' elettore che, nella cabina, esita tra due
contrassegni, alla stessa stregua di un uomo che nella drogheria esita fra 2
marche concorrenti di dentifricio. La marca che gli è rimasta maggiormente
impressa in mente sarà quella prescelta."
Molti altri sono gli esempi:
Packard cita il caso di Eisenowher che aveva visto incrementare il consenso
verso la sua elezione a presidente USA, dopo aver pubblicato la notizia che
soffriva di un grave malanno che l' aveva obbligato a stare in ospedale. In
base a molte interviste si potè appurare che la causa dell' incremento era
dovuta all' apprensione e alla suggestione che il malanno suscitava nei
cittadini, i quali si dichiaravano anche in un certo modo al riparo e al sicuro
con un "presidente-papà" come Eisenowher che già aveva raggiunto l'
età dell' anzianità.
La pubblicità, il marketing e la
personalizzazione della politica, tutte trasformazioni radicali che avevano e
hanno tutt' oggi invalidato il valore e il significato dell' "arte delle
scelte". La pubblicità e il sesso, la psicoseduzione dei bambini, la
libera iniziativa e il gioco di squadra, la questione morale, la coltivazione
dell' ottimismo e altro. Tutte questioni che vengono ampiamente trattate da
Vance Packard ne "I persuasori occulti", necessarie per tentare di
demistificare le tecniche manipolatorie della pubblicità e raggiungere una
maggiore autonomia.
Ugo
Giarratano
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