La "Green Economy" in Italia
La nazione tedesca, a differenza dell'Italia, ha già investito più di 40 anni fa tempo e denaro per lo sviluppo dell'energia rinnovabile, superando anche le previsioni di miglioramento più rosee. Infatti entro il 2020 in Germania l'energia rinnovabile arriverà al 40% e già oggi la Germania è indipendente per la produzione di energia elettrica ed è arrivata ad esportarla anche in Francia, i principali produttori di energia elettrica tramite nucleare. In Italia invece gli investimenti tardano ad arrivare ed inoltre i cittadini o le aziende che vogliono investire nel settore non hanno sgravi fiscali sufficenti a giustificare la spesa. Se si seguisse il modello degli sgravi fiscali al 55% i vantaggi economici sarebbero enormi sia per l'Italia che per i suoi cittadini. Negli ultimi anni l'edilizia ha già svolto il cambiamento verso il design del futuro, ovvero case alimentate ad energia rinnovabile generata per esempio da pannelli fotovoltaici o da pompe geotermiche capaci di recuperare il calore emesso dal Sole e poi immagazzinato dalla superfice del terreno, cosa che è già stata sperimentata in Germania. Senza le agevolazioni fiscali però i cittadini non sono portati ad investire in una casa alimentata ad energia rinnovabile, visto che serve già in partenza un buon capitale. Le notizie degli ultimi giorni fanno preoccupare in quanto un grande impianto eolico italiano è stato confiscato perchè di proprietà di associazioni criminali organizzate, il sequestro più grande mai compiuto in Italia per un valore di oltre 1,3 miliardi.
In questo periodo di crisi sono avvantaggiate purtroppo le organizzazioni criminali in quanto possiedono enormi capitali prodotti dal narcotraffico che poi vengono investiti in qualunque settore imprenditoriale. Soprattutto in Grecia il crimine organizzato è diventato più forte che mai in quanto ha investito nel paese acquistando le fabbriche e le aziende in fallimento. <<La Grecia è stata acquistata dai cartelli>>, così esordisce Saviano nel racconto della crisi economica e dei suoi legami con la criminalità espressi nel suo nuovo libro "Zero Zero Zero" ed in diretta a "Che tempo che fa del lunedì". I Governi non fanno nulla per fermare queste associazioni poichè fanno entrare flussi di denaro enormi, capaci addirittura di generare altra ricchezza e posti di lavoro. Per la stessa ragione la politica italiana ha sempre bloccato o ritardato gli investimenti nelle rinnovabili. Ad imprigionare il Governo però non sono state le organizzazioni criminali ma le grandi multinazionali che detengono il monopolio energetico. Queste aziende possiedono i combustibili fossili e producono l'energia per il nostro Paese; esse non vogliono investire, né vogliono che altri investano nel settore poichè vedrebbero diminuire i propri guadagni. Infatti se da un lato queste aziende, investendo nelle rinnovabili, potrebbero risparmiare eliminando ingenti spese, dall'altro lato sarebbero costrette a vendere l'energia prodotta a prezzi minori poichè l'energia rinnovabile viene dal Sole, dalla Terra e dal vento, ovvero risorse infinite. Mantenendo invece il sistema dipendente dai combustibili fossili, i detentori del monopolio possono gestire l'economia mondiale ed i prezzi dell'energia. Le risorse del nostro pianeta sono ormai prossime all'esaurimento e ancora oggi i passi verso uno sviluppo ecosostenibile procedono a rilento, soprattutto in Italia. La speranza è che si possa iniziare a risolvere il problema prima che questo cancro ci distrugga.
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