ISAAC ASIMOV E LA FINE DELL'ETERNITA'
L'Eternità. Cos'è l'Eternità ? E' una realtà extradimensionale, generatasi a partire dal 27°secolo e ideata dallo scienziato Mallansshon nel 24°secolo, in cui un sistema gerarchico di funzionari si occupa di controllare tutte le realtà storiche passate e future, privandole di tutti quegli eventi che potrebbero causare degli effetti nefasti e nocivi per l'integrità della specie umana. Il fine quindi è il benessere della specie umana, il mezzo è l'impiego metodico e distaccato della tecnologia di cui godono i funzionari, Addizionatori e Computaplex per esempio.
ISAAC ASIMOV |
La gerarchia di funzionari si articola, per
ordine di importanza, in Consiglio di Tutti i Tempi, composto dai Calcolatori,
impegnati nel calcolo dei mutamenti e nella supervisione delle operazioni di
manipolazione temporale, seguito dai Tecnici, la cui funzione è di effettuare i
minimi Mutamenti Necessari e i Massimi Mutamenti Necessari, dagli Osservatori,
che hanno il compito di vivere nel contesto storico che deve incorrere in un
mutamento, studiandone da vicino le caratteristiche, dai Cadetti, che sono gli
allievi dilettanti, educati dall'istruttore Yarrow riguardo alle nozioni basilari
di teoria e pratica del Tempo. Infine vi è l'organico di coloro che si curano
della manutenzione degli strumenti tecnologici, ignaro, come i Temporali che
vivono nelle varie Realtà, del controllo degli Eterni.
Il Tutto è un meccanismo ben rodato che contiene
una falla identificabile nel Cadetto, Osservatore e infine Tecnico Andrew
Harlan. Questi vive tutto il processo che porta alla designazione di Tecnico,
dall'allontanamento dal suo secolo di origine sino al suo ingresso e alla sua
affermazione nell' Eternità; Harlan matura il suo pensiero, denso di dubbi,
sulla legittimità e giustezza del controllo razionale e tecnologico
dell'oligarchia dell'Eternità, grazie all'incontro di sociologi, psicologi e
soprattutto grazie al suo amore invincibile per Noys, una "Temporale"
che lo sprona a mettere in discussione le certezze e lo stile di vita degli
Eterni, fino alla sconvolgente quanto imprevedibile fine.
Isaac Asimov, tramite un suo personaggio, dice:
(In riferimento al proposito degli Eterni di
promuovere e tutelare il bene dell'uomo)
"Il bene dell'uomo...[...] Ma chi vi dice
qual è ? Le vostre macchine, i vostri Computaplex. Ma chi programma le macchine
e dice quello che va messo sul piatto della bilancia ? Le macchine non
risolvono i problemi con maggior acume di noi, li risolvono solo più in fretta.
Più in fretta ! Cos'è che gli Eterni considerano bene dell'uomo ? Te lo dico
io: sicurezza e protezione. Moderazione. Niente in misura eccessiva. Niente
rischi senza la certezza quasi assoluta di un adeguato profitto."
E' anche il tentativo dell'uomo di preservarsi
dalla natura, quindi dalla sua causalità caotica, pertanto rinuncia alla
felicità per avvinghiarsi alla sicurezza e alla protezione di un futuro già
scritto. Di conseguenza, pianificando e controllando con la tecnologia il
nostro avvenire, ci priviamo del salutare rapporto con l'esperienza, la quale
ci ricorda che la nostra casa è la terra e che non possiamo prescindere dai
suoi limiti, dai suoi eventi contingenti, dal pericolo e dal rischio, i quali
nell'immediato si profilano come degli intralci dolorosi, ma, una volta
superati con coraggio, ci permettono di crescere, di evolverci e sconfiggere le
nostre paure.
"Nel sopprimere i guasti della Realtà,
l'Eternità ne soffoca anche i trionfi. E' affrontando le grandi prove che
l'umanità può elevarsi alle grandi altezze. La forza che ci fa andare avanti
nasce dal pericolo, dall'incertezza e dall'inquietudine. Te ne rendi conto ? Ti
rendi conto che, evitando la cadute e le miserie che affliggono l'uomo,
l'Eternità gli impedisce di trovare le soluzioni più grandi, per difficili che
siano ? Le soluzioni si trovano affrontando le avversità, non evitandole"
"Immagina che l'Eternità non sia mai stata
fondata"
[...]
"Che ne avremmo guadagnato ?" [...]
"Saremmo stati più felici ?"
"A chi ti riferisci quando dici
"saremmo" ? L'uomo non avrebbe avuto un mondo solo, ma un milione, un
miliardo di mondi. L'infinito a portata di mano. Ogni mondo avrebbe avuto i
suoi secoli, i suoi valori e la possibilità di cercare la felicità nel proprio
ambiente. Ci sono molti tipi di felicità, molti tipi di bene, un' infinita
varietà...E' questo lo Stato Base dell'uomo."
L'Eternità ha tolto agli uomini la possibilità di
cercare la felicità, lo ha coartato a vivere in e secondo un mondo unico, annullando
tutti gli altri mondi possibili. La possibilità ha ceduto alla necessità, la
varietà all'unicità, la felicità alla sicurezza, il benessere della parte,
l'individuo, alla preservazione indiscriminata del Tutto, la specie umana
("Il bene maggiore per il maggior numero di persone...").
Ma se caliamo l'idea di "Eternità" nel
contesto socio-politico, quale connotazione assume ? Quale avvertimento
possiamo trarre dall` opera di Asimov ? L'Eternità può facilmente essere
interpretata come un' oligarchia di potentati che si arroga il diritto di
egemonizzare le vite di miliardi di persone al fine di indirizzarle verso un
"mondo solo", verso la "sicurezza" o la
"stabilità", come continuano a ripeterci ipnoticamente in Italia e in
Europa. Pertanto il risultato è che la verità, che si cela dietro il
perseguimento del "bene dell'uomo", viene volutamente occultata, in
modo tale che il sistema di preservazione e perpetuazione dello status quo
permanga nei secoli. Questo stile di vita che ci prescrivono, questa Realtà che
ci viene imposta sono il nostro "mondo solo", sono la sicurezza e il
"bene" che ci garantiscono. La "stabilità" è un sinonimo
dell' "Eternità". Così
come gli Eterni si curano di manipolare il Tempo, calcolando le Realtà e
modificandole, anche le oligarchie di potentati, promotrici del mantenimento
dell'ordine vigente, che governano l'Italia, l'Europa e il mondo, decidono per
noi, il popolo. Noi siamo ignari e inconsapevoli delle macchinazioni delle
élites eterne della stabilità che ci manipolano e organizzano razionalmente e
omogeneamente il nostro Tempo e il nostro Futuro. Noi, il popolo, ci
crogioliamo nella nostra sicurezza, nelle nostre false e illusorie certezze,
nella "mediocrità", nell'anonimato, in uno stile di vita devoto al
consumismo, all'atomismo, all'edonismo smodato e al gregarismo; ci prodighiamo nella
fuga continua dall'incertezza, dal pericolo e soprattutto dalla paura. "La
forza che ci fa andare avanti nasce dal pericolo, dall'incertezza e
dall'inquietudine". La stabilità e l' "austerity" sono dei
tentativi di precludere agli uomini l' "Infinito", relegandolo nell'
"Eternità" di un sistema, un "mondo", quello interamente
capitalistico in cui viviamo, che ci vuole insipienti, impauriti e
inconsapevoli. Vogliono inculcare nelle nostre menti un' unica idea di vita, ci
vogliono stabili, non vogliono estremismi, vogliono la moderazione. In breve,
rivendicare il nostro diritto inviolabile ad una vita dignitosa è un dovere e
un bisogno insito nella nostra natura, la "stabilità", che tanto ci
impongono e che sta conculcando i nostri diritti, è una crudele perversione
della nostra natura, del nostro essere umani. Noi siamo esseri mutevoli,
soggetti al cambiamento; la stasi di una vita "stabile", "sicura",
"protetta", "moderata", "mediocre" non si confà
alla nostra natura.
Un personaggio di Asimov fa un'osservazione
interessante:
"Le specie evolvono solo per far fronte
alle pressioni dei nuovi ambienti. In un ambiente stabile una specie può
restare immutata per milioni di secoli. L'uomo primitivo ebbe un' evoluzione
rapida perchè il suo ambiente era duro e mutevole; tuttavia, una volta che
l'umanità ha imparato a determinare il proprio habitat e a crearne uno
piacevole e stabile, naturalmente ha smesso di evolversi"
"E allora noi abbiamo imparato il modo
di vedere le Realtà alternative; così abbiamo scoperto lo Stato Base e la sua
natura. Abbiamo scoperto che il cambiamento aveva distrutto lo Stato Base: non
uno specifico cambiamento attuato dall' Eternità, ma la sua stessa esistenza.
Qualunque sistema come l' Eternità, che permette agli uomini, di determinare il
proprio futuro, finirà per scegliere la sicurezza e la mediocrità, e in questo
contesto le stelle sono irraggiungibili. La semplice esistenza dell' Eternità
ha fatto crollare l' Impero Galattico. Per restaurarlo bisogna eliminare l'
Eternità."
"Questa è la terra. Non l'eterna e unica casa dell'uomo, ma il punto di partenza di un' avventura infinita."
Ugo
Giarratano