A partire dal '73 il mondo fu investito da una
profonda crisi economica: sostanzialmente crollava il modello economico
anti-individualista che aveva fatto progredire il mondo occidentale (Europa e
Stati Uniti) dopo il '45: la socialdemocrazia. La socialdemocrazia, o
socialismo democratico, nacque nel '33 negli Stati Uniti, e fu la risposta di
Delano Roosevelt alla crisi del '29: un capitalismo spietato e senza controllo
fu rimpiazzato da un economia "mista", che consisteva nel
finanziamento di grandi opere pubbliche e nella redistribuzione indiretta della
ricchezza. Lo Stato si impegnava a dare lavoro a milioni di disoccupati che
così, costruendo strade, ponti ed infrastrutture (più tardi diverrà, lo Stato,
imprenditore in senso stretto), si procacciavano un reddito che potevano
spendere nei consumi, rilanciando l'economia. Ecco: la socialdemocrazia è un
capitalismo di sinistra: necessita comunque dei consumi, lo Stato rimane
borghese. Nasce infatti la società del consumo, quella delle "persone
tutte uguali", come sostiene Fabrizio Barca; cioè, a parere del politico
del PD, la socialdemocrazia ha preteso di trovare per tutti la stessa
soluzione, tutti uguali e costretti al consumo con i soldi che lo Stato ci ha
dato.
Il connubio tra Beat Generation e punk è rafforzato da Patti Smith,
cantrice dell'emarginazione e dell'alienazione, ed anche cantrice del
femminismo degli anni '70. È un periodo di fortissimo disagio: le donne sono
schiave della casa, della famiglia, e del ruolo che hanno in queste
"istituzioni"; sul lavoro percepiscono meno degli uomini, si tenta di
rompere la figura freudiana (le
caratteristiche anatomiche femminili definiscono e determinano la psiche, i sogni
e l'intero futuro della donna) ed hegeliana (donna passiva che si adegua per
natura all'autorità patriarcale) della donna. In Italia si ottenne la legge che
legalizzava il divorzio ed il suo mantenimento (che di per sè non significa
nulla dato che "vale" per entrambi i sessi, ma che nei fatti contò
molto), si ottenne anche la legge sull'aborto ed il suo mantenimento.

Il '77 è stato l'anno del punk "arrabbiato", dell'estrema
sinistra e dell'estrema destra, e quindi, in Italia, degli anni di piombo. Qui
nascono le radio libere utilizzate dagli universitari in protesta, che spesso
si sovrapponevano ai gruppi extraparlamentari: si spezzano i legami con la
politica dei partiti e coi sindacati. Alla fine il PCI era quello del
compromesso storico che non andò giù a molti. Comunisti e fascisti danno vita a
scontri violentissimi, tra loro e con le forze dell'ordine, in piazza girano
pistole, in quest'anno è facile morire.
"And if death comes
so cheap / then the same goes for life!": "Se la morte ha così poco
valore / lo stesso vale per la vita!": finisce così il sesto singolo del
gruppo punk inglese The Clash, singolo anti-militarista di un gruppo di
sinistra, scritto dopo che il frontman si pentì di aver indossato, ad un
concerto, una maglietta delle brigate rosse: se si era di sinistra o di destra,
spesso, lo si era fino in fondo. Due anni prima i Sex Pistols cantavano che
volevano l'anarchia per il Regno Unito e che la monarchia inglese era come il
regime fascista ("God save the Queen / the fascist regime"). Secondo
il frontman dei Sex Pistols essere un punker significa essere: "[...] un
figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della Monarchia, senza
avvenire [...]". Mancava il lavoro nel '77, solo pochi giorni fa abbiamo
superato il record di disoccupazione di quell'anno: "Career
Opportunities" parla delle "carriere" che vengono proposte, del
tipo: militare, poliziotto, "apritore" di lettere esplosive
indirizzate ai politici. Nel mentre eravamo in Guerra Fredda: la paura della
guerra nucleare la si trova in "London Calling", singolo e album che
hanno sconvolto la storia della musica e che descrivono una Londra cupa e
gotica, distrutta dai bombardamenti atomici.
Il mondo
era sostanzialmente in crisi, si trattava della fine di un'era: tutto ciò si è
riversato sulla musica e sulla cultura: il dissenso rabbioso di una
generazione. Ed in un contesto di povertà delle periferie londinesi abitate da
immigrati escono i singoli "White Riot" e "Bankrobber" dei
Clash: il primo denuncia la popolazione "bianca" che non lotta più ed
elogia quella "nera" che invece fa sentire il suo dissenso, il
secondo è un pezzo reggae: i punkers di sinistra (soprattutto i Clash) si
avvicinarono molto alle lotte, alle tonalità ed ai temi della musica giamaicana
e della controcultura hip hop; i Clash abbandonarono il punk musicale in senso
stretto: punk è distruzione totale di tutti gli schemi tradizionali; i Clash,
appunto, abbracciarono, in seguito, i generi musicali della povertà,
ritornarono ancora di più alle radici primitive della musica, costruendo
un'alternativa alla distruzione fatta dal punk rabbioso: quest'ultimo fu un
breve lampo, loro cercarono di andare oltre.
Come detto
muore la socialdemocrazia, si approda dunque ad un nuovo sistema economico: il
neoliberismo della Thatcher e di Reagan. Muore una sinistra, per certi aspetti,
tradizionale: considerato il fatto che oggi le sinistre sono quasi liberiste.
Più avanti cadrà il muro ed il comunismo, e l'Europa cristiana e conservatrice
non avrà più paura dello "spettro" rosso. L'inizio degli anni '80 è
segnato dalla sfaldatura totale dei sindacati e dalle guerre portate in America
del Sud per imporre il proprio impero economico: sempre i Clash estraggono
dall'album "Sandinista!" (per appoggiare la causa dei guerriglieri
socialisti del Nicaragua che avevano destituito il presidente Anastasio Somoza
Debayle, questo aveva venduto il paese alle multinazionali americane) il
singolo "The Call Up", nel quale criticano il servizio di leva
obbligatorio. Avevano (i Clash) già pubblicato "Rock the Casbah",
dove un riccone ebreo ed uno islamico fanno amicizia, mettendo da parte i
conflitti religiosi e concentrandosi sui soldi. Fabri Fibra omaggerà il gruppo
punk di "Rock the Casbah" nel singolo political rap "Vip in
Trip".
Il mondo
dunque andò a destra: venne santificato il libero mercato ed abbattuto il
welfare state: niente più condivisione e giustizia sociale. Nel 2002 morì Joe
Strummer, poeta della sinistra e del "future is unwritten" (del
futuro non scritto, da conquistare), dopo aver cantato un canto di redenzione
("Redemption Song" di Bob Marley), una sorta di testamento
spirituale. Oggi i punker del '77 hanno quasi sessant'anni: uno di loro, il
bassista dei Clash, Paul Simonon, ha pubblicato un album con un supergruppo
inglese (The Good, the Bad & the Queen) nel 2007, ogni tanto partecipa a
manifestazioni di Greenpeace e si imbarca sulle loro navi. Detto senza
nostalgia: è un passato lontanissimo.
Di
Alberto Mannino
Gloria -
Patti Smith
Anarchy in
the UK / God save the Queen - Sex Pistols
La radio -
Eugenio Finardi
Vip in Trip
- Fabri Fibra
Rock the
Casbah / The Call Up / White Riot / Bankrobber / Career Opportunities /
Complete Control / London Calling / Tommy Gun - The Clash
La fata /
Dotti, medici e sapienti / Mangiafuoco - Edoardo Bennato
Redemption
Song - Joe Strummer and the Mescaleros
Kingdom of Doom - The Good, the Bad & the
Queen
18 canzoni
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