martedì 19 novembre 2013


Lo psicodramma della sanità siciliana

In Sicilia, sulla sanità, si specula, ci si fanno i soldi. Se ci sono i soldi, c'è la politica. Supponiamo che queste due affermazioni siano vere, anzi: consideriamole il riassunto delle vicende di una clinica del catanese.

La clinica in questione si chiama "Humanitas", e si trova a Misterbianco. La prima cosa che si deve sapere è che il Direttore Sanitario del centro è la madre di Luca Sammartino, deputato UDC dell'Ars. Lasciando stare il fatto che esistono intercettazioni nelle quali un oncologo della clinica invita una paziente a votare Sammartino, il punto è che il governo Crocetta ha autorizzato un incremento di posti letto, finanziato anche dalla Regione, dato che la clinica è sì privata, ma convenzionata col sistema sanitario nazionale. Eppure, a livello nazionale per l'appunto, è in vigore una legge che impone il taglio di posti letto in tutte le strutture. Insomma: ovunque le strutture sanitarie pubbliche subiscono tagli, eppure la Regione Siciliana se ne infischia e finanzia una clinica che, comunque, è privata e che è in mano alla madre di un deputato UDC (Luca Sammartino), UDC, partito che governa la Sicilia in una coalizione col PD e col Megafono. Infatti Crocetta ha fatto un favore a chi vota la fiducia al suo governo: Luca Sammartino, ovviamente. Dopo che l'Ars, mesi dopo, ha capito ciò che stava accadendo, Crocetta si è difeso dicendo che era stato il governo precedente, quello di Lombardo, a finanziare questa struttura. Ma le carte dicono un'altra cosa, cioè che è stato il governo Crocetta a finanziare l'incremento dei posti letto dell'Humanitas. Queste carte sono state firmate dall'Assessore Regionale della Salute, Lucia Borsellino. L'Assessore della Salute del governo Lombardo, Massimo Russo, al quale è stata lanciata l'accusa di aver finanziato la clinica ontologica con un provvedimento sul quale dovrebbe esserci la sua firma, ha sostenuto di non aver preso tale decisione. Le carte che sono "uscite" fuori gli danno ragione. Russo ha poi attaccato la Borsellino, perchè questa, avendo lavorato all'Assessorato nel ruolo di Dirigente Generale sotto il governo Lombardo, conosce ciò che è veramente successo. Russo si ritiene sostanzialmente "tradito" dalla figlia del defunto magistrato, sostiene che insieme avevano fatto un ottimo lavoro e ribadisce che lei sa la verità, ma non l'ha detta. Come dire: la Borsellino non può remare contro il suo nuovo datore di lavoro, anzi, lo deve supportare.
 

E poi in questo caso Russo ha ragione, anche se paga il vizio di aver dato incarichi importanti in Assessorato ai figli dei suoi amici magistrati. In Assessorato collabora con la Borsellino (questa lo ha "tradito", facendogli pagare questo vizio) il figlio di Corrado Carnevale, magistrato che si "rifiutava di combattere anche la mafia" e che ha invalidato le sentenze che vedevano condannati mafiosi su mafiosi (quelli che accopparono Rocco Chinnici, per esempio) e membri della Banda della Magliana. Carnevale fu condannato per concorso esterno (ovviamente in associazione mafiosa), poi però fu stabilito che il fatto non sussisteva. Suo figlio lavora al Gabinetto della Borsellino, si chiama Francesco Paolo, ed è un figlio d'arte.

Nel mentre, assistiamo all'avanzata del settore sanitario privato, privilegiato dal governo siciliano. Poniamo per assurdo questo esempio: un siciliano malato di tumore per via del MUOS potrà andare alla clinica Humanitas, a Misterbianco, per curarsi, spendendo moltissimi soldi in cambio di un ottimo servizio (pagato moltissimo), nonostante la convenzione col settore pubblico, dovrà pagare molti soldi. Spenderà molto sostanzialmente.

Lo scandalo ha smosso la situazione all'Assessorato della Sanità: probabilmente salteranno delle poltrone. L'Assessorato consiste nel DPS (Dipartimento per la Pianificazione Strategica) e nel DASOE (Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico), entrambi fanno capo all'Assessore (organo politico) e sono diretti dai rispettivi Dirigenti Generali (organi amministrativi). Forse pagheranno per lo scandalo i Dirigenti Generali Salvatore Sammartano ed Ignazio Tozzo, eppure sul provvedimento, oltre alla loro firma, c'è pure quella della Borsellino, che "silurata" non sarà. Ignazio Tozzo, silurato o meno, si potrà consolare diventando manager di qualche azienda sanitaria della Regione, a meno che non diventi manager uno di quelli che hanno un curriculum talmente sfavillante da entrare addirittura di diritto nella lista del concorso, concorso al quale concorre un omonimo dell'Amministratore Delegato di Humanitas, omonimo nato lo stesso giorno dell'Amministratore della clinica. Dato che al 99,9% sono la stessa persona, al 99,9% si tratta di conflitto d'interessi. 

C'è da dire a Crocetta che non basta un turnover di questo tipo per scongiurare lo scandalo e far tornare tutto come prima, non basta nemmeno affibbiare le colpe al governo precedente. 

                                                                      

 

                                                                                                         

                                                                                                          Di Alberto Mannino

 

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