sabato 30 marzo 2013

10 SAGGI


I dieci saggi, ecco gli uomini del presidente. Tra gli altri Onida, Violante e Giovannini

Scelti anche Mauro, Quagliariello, Pitruzzella, Rossi, Giorgetti, Bubbico, Moavero. Capo Stato: 'Continuo ad esercitare fino all'ultimo il mio mandato'. Aperture da M5S.

Da sinistra in alto: Onida, Mauro, Quagliarello, Violante
ROMA - Valerio Onida, il sen. Mario Mauro, il sen. Gaetano Quagliariello e il prof. Luciano Violante. Sono questi i 'saggi' individuati dal presidente Napolitano per il gruppo di lavoro istituzionale. Lo si legge in una nota del Quirinale.
Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Authority della concorrenza; Salvatore Rossi, membro del Direttorio di Bankitalia, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali di Camera e Senato, e Enzo Moavero Milanesi. Sono questi i 'saggi' per l'economia scelti dal Colle.
Da sinistra in alto: Giovannini, Pitruzzella, Rossi, Giorgetti,
Bubbico, Moavero Milanesi
"Continuo ad esercitare fino all'ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l'Italia attraversa", ha affermato il presidente Giorgio Napolitano nell'attesa conferenza stampa al Quirinale, dopo la riflessione seguita alle consultazioni di ieri. Mentre si avvicina l'elezione del nuovo capo dello Stato "sono giunto alla conclusione che, pur essendo ormai assai limitate le mie possibilità di ulteriore iniziativa" per un nuovo Governo, "posso fino all'ultimo giorno" aiutare a "sbloccare una situazione irrigidita tra posizioni inconciliabili".

Napolitano ha chiesto a "due gruppi ristretti di personalità", di formulare su temi istituzionali e economico-sociali, "precise proposte programmatiche oggetto di condivisione" da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo. I nomi dei "gruppi ristretti di personalità" sono stati resi noti nel pomeriggio. I nomi delle personalità che lavoreranno per facilitare la soluzione della crisi sono stati scelti dal presidenti della Repubblica "in piena autonomia" e non è stata indicata una scadenza per il termine del loro lavoro. 
I due gruppi ristretti voluti dal presidente Napolitano avranno un carattere "uno politico istituzionale e l'altro economico-sociale" esi insedieranno martedì prossimo. Prepareranno un rapporto - si è appreso - che verrà presentato o a Napolitano o al presidente che verrà dopo di lui e il loro lavoro potrà anche essere una sorta di base programmatica per il nuovo governo.
"Devo ancora una volta sottolineare l'esigenza che da parte di tutti i soggetti politici si esprima piena consapevolezza della gravità e urgenza dei problemi del Paese" per cui serve "un accentuato senso di responsabilità" per formare "un valido Governo" in tempi brevi. 
Il Governo Monti è "operativo" e "sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia", d'intesa con la UE e con "il contributo del nuovo Parlamento", ha assicurato il presidente. "Non può sfuggire agli italiani e alla opinione internazionale che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt'ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento", ha detto  Napolitano. Il Governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con la Ue e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall'onorevole Giorgetti", ha proseguito il Capo dello Stato.
''Siamo pronti ad accompagnare il percorso indicato dal presidente Giorgio Napolitano. Governo di cambiamento e convinzione per le riforme restano asse''. Cosi' il premier incaricato Pier Luigi Bersani.
"Ovviamente se avesse assegnato a noi l'incarico per il governo sarebbe stata la scelta ottima, ma la strada scelta è quella che più si avvicina alla soluzione in un momento così difficile". Così Claudio Messora, coordinatore comunicazione del M5S, a Sky Tg24. "Il M5S ha sempre detto che è possibile continuare con la 'prorogatio', in cui il vecchio governo resta in carica per le funzioni amministrative - aggiunge Messora - Le parole di Napolitano sembrano suggerire che è una possibile via uscita". "Questo rientra nel solco di quanto è stato dichiarato dal M5s, anche nel recente post di Grillo: facciamo fare in fretta al Parlamento 4-5 leggi, poi vediamo il da farsi. Era quasi inutile perdere tanto tempo per realizzare un governo impossibile", prosegue Messora.
"Delle due l'una: o governo politico di grande coalizione o subito al voto". Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "La prima ipotesi (da noi auspicata) è un accordo pieno, politico e di legislatura. Altrimenti la strada maestra è quella di tornare subito alle urne, senza frapporre alcun indugio".
La Commissione Ue "ha fiducia nel processo democratico italiano per trovare la giusta soluzione". Così un portavoce dell'esecutivo Ue all'ANSA dopo le decisioni annunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La Commissione Ue, ricordando che non è il suo ruolo commentare gli sviluppi politici in atto nei paesi europei, non è intervenuta nel merito di quanto annunciato dal Quirinale, limitandosi a ribadire la "fiducia" di Bruxelles nel processo democratico in Italia.

venerdì 29 marzo 2013

ARTICOLO DI FONDO


LA FINE DELL'UTOPIA 

Per chi si ritrova nel pieno della propria gioventù a dover passare da un mondo prettamente legato all'adolescenza ad uno contrassegnato dall'interazione con la società civile, risulta arduo abituarsi ad un sistema, ad un modo di vivere considerati errati e fortemente opprimenti. Inserendoci nella società ci accorgiamo che i nostri sogni, i nostri ideali non possono essere rispettati o applicati, l'ambiente dai contorni idilliaci che i nostri genitori si sono impegnati a creare intorno a noi mostra le sue crepe, ci rendiamo conto che l'idea di mondo incorrotto e felice che avevamo nei nostri pensieri decade, macchiandosi di sfumature di nero. Ci abituiamo al confronto, a metterci in discussione, a comprendere gli altri, ma anche a perdere la nostra spontaneità, la nostra originalità e seguiamo la massa omologata, perchè ci sentiamo al sicuro in un momento, qual è quello della gioventù, contraddistinto da insicurezza, inquietudine e smarrimento. Ma non ci fermiamo qui, vogliamo cambiare l'ordine naturale delle cose, quello che ci viene imposto, tentiamo di implemetare i nostri ideali, di concretizzarli e fallendo ci accorgiamo che la realtà è questa e non possiamo far altro che conformarci e abituarci alla politica corrotta, alla società omologata e massificata e ad un sistema che fa leva sull'immoralità, il denaro come metro di giudizio e il disincanto. Oggi il valore critico dell'utopia è invalidato alle fondamenta, in passato l'oggetto della letteratura, ma anche della poesia era l'ideale bohèmien dell'anticonformista, di chi si oppone radicalmente all'ordine naturale delle cose, a ciò che è imposto dalle convenzioni sociali : vedi l'Orlando Furioso di Ariosto, Jacopo Ortis di Foscolo, N'toni e Rosso Malpelo di Verga, il giovane Werther di Goethe, Dorian Gray di Oscar Wilde, Andrea Sperelli di D'Annunzio, Vitangelo Moscarda e Mattia Pascal di Pirandello, tutti reagiscono in maniera diversa, ma sono accomunati da una forza d'animo, un riconoscimento dello status quo e un pungente desiderio di ribellione comuni. Oggi prevale una mancanza preoccupante di romanzi utopici che propongono ideali e modelli di riferimento, come asserisce Marcuse nel suo libro ' l'uomo a una dimensione ', pertanto le prospettive di miglioramento qualitativo che ci vengono proposte sono pari a zero e giudicate irrealizzabili o illusorie : vuoi cambiare il mondo ? Vuoi realizzare i tuoi sogni ? Vuoi credere in dei princìpi ? O sei pazzo o malato. I romanzi di vecchio stampo, diversamente dai commerciali e omogenei bestsellers che ci vengono propinati, permettevano di non perdere mai di vista i valori di riferimento, confortavano chi viveva in una società piena di ingiustizie e anomalie, oggi si è diffusa la convinzione che la realtà sia necessaria e che non possa essere cambiata : "non ha senso entrare in politica, perchè poi finisci a ricevere mazzette","tanto non cambia mai niente", "ha messo la testa a posto", sento affermazioni frustranti che si riferiscono ad un sistema rigido che non cambia mai. La fase della giovinezza, la più critica ma anche la più prolifica, ormai viene vissuta come un momento passeggero della propria vita e soprattutto anomalo, invece è quella sola fase di collegamento necessaria fra l'utopia di un mondo infantile felice e giusto ed uno ingiusto e arido, qual è quello degli adulti, che può indurre ad un recupero dell'utopia stessa, provando una sua applicazione concreta . In un mondo costellato di aberrazioni e privo di mutamento, la valenza dell'utopia deve essere riesumata, bisogna instillare nell'animo dei giovani nuova linfa vitale e la forza di carattere perduta, visto che non ha senso imbottirsi di alcol e droghe varie alle prime traversie, perchè, come diceva Seneca, non è mai stato felice chi non è stato infelice.     


                                                                                                                          Ugo Giarratano

Governo Tecnico o nuove elezioni?


Concluse consultazioni, Napolitano riflette. Pd garantisce: 'Appoggeremo le sue scelte'

M5S: 'A noi l'incarico', e Grillo attacca: 'Partiti finiti. Berlusconi apre a larghe intese, anche a Bersani. E. Letta: 'Convenzione costituente si', ma no un governissimo'

Si sono concluse le consultazioni flash al Quirinale. Il capo dello Stato si è preso un momento di riflessione. Berlusconi apre alle larghe intese. M5S: 'Napolitano ci dia l'incarico sul programma, poi diremo nome. No a Bersani e pseudo-tecnici'. E dalla web tv Grillo attacca i politici: 'Partiti finiti'. Vendola: 'Impossibile con Pdl, incarico a Bersani'. Scelta Civica: 'Grande coalizione per governo stabile, faremo il necessario'. Infine il Pd: 'Non idoneo un governissimo. Appoggiamo le scelte di Napolitano'. 

PD: E.LETTA, NON IDONEO UN GOVERNISSIMO - "I contrasti aspri tra le forze politiche - ha detto Enrico Letta, vicesegretario del Pd, dopo l'incontro con il presidente Napolitano al Quirinale - rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali".  "Al presidente della Repubblica confermiamo fiducia piena e profonda gratitudine - ha aggiunto Letta. 'Non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che prenderà". 
"L'idea di rivotare con l'attuale legge elettorale è profondamente sbagliata". "I troppi 'no' ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i 'no' di stamattina, e cioé 'no' a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento" la cui richiesta era emersa dalle urne. 


"I troppi 'no' ascoltati nei giorni scorsi, a cui si aggiungo i 'no' di stamattina, e cioé 'no' a un governo istituzionale o a un governo del presidente, oltre a quelli ascoltati nelle consultazioni, rischiano di negare quel cambiamento" la cui richiesta era emersa dalle urne, ha sottolineato Letta.

M5S, DISPONIBILI A GOVERNO 5 STELLE  - 'Siamo disponibili ad un governo 5 stelle'. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi al termine delle consultazioni al Quirinale. 'Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici'.


"Abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione e cioé che siamo disponibili a formare un governo Cinque Stelle e rilanciamo questa opportunità". Ha detto Crimi. "Un governo che - ha aggiunto - possa immediatamente avviare alcune iniziative come il reddito di cittadinanza e il rilancio delle pmi".

"Non è un'ipotesi che abbiamo in campo... Nel momento in cui dovesse essere fatto un nome...". Così il presidente del gruppo parlamentare del Senato di M5S ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se avrebbero dato la fiducia a "un governo istituzionale del presidente".

Quale è il candidato premier del M5S? "Per noi l'importante è il progetto politico che si riassume nei 20 punti del programma . Il nome del candidato premier non è essenziale". Così risponde la capogruppo del M5S Roberta Lombardi alle domande dei giornalisti al Quirinale.

Sarà per l'importanza del luogo, il Quirinale, o per la solennità dell'occasione, le consultazioni, anche il grillino Vito Crimi si 'abbandona' al gergo istituzionale e nel riferire la posizione del M5S chiama "onorevole" la 'collega' Roberta Lombardi. 'Richiamato all'ordiné dai cronisti ai quali non è sfuggita la piccola gaffe, Crimi si corregge, sorridendo: "Ah già è vero, lei è una cittadina...". La Lombardi davanti ai flash sorride soddisfatta.

"Mai parlato di governo pseudo-tecnico". Lo ha affermato Beppe Grillo chiamando Sky tg 24.

BERLUSCONI: SOLO LARGHE INTESE - Nel primo colloquio di Giorgio Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al 'congelamento' dell'incarico di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd. 


Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c'é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un 'abbraccio mortale' dell'ex premier, sbarra immediatamente la porta: "Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico", afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl. 

Il Cavaliere era accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. "Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre", premette l'ex premier. "E nell'interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione" al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. "Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature", risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i "provvedimenti urgenti" che si impongono per affrontare "la difficilissima situazione dell'economia". Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul 'modello Monti': il prossimo governo "deve essere politico''. Parole che rischiano di complicare anche l'ipotesi di un 'governo del presidente'.  

SEZIONE SATIRA


SEZIONE POLITICA programmi di governo dei partiti/movimenti


14 PUNTI PDL

10 PUNTI SCELTA CIVICA

UN’EUROPA PIÙ UNITA, UN’ITALIA PROTAGONISTA


1. Un’Europa più unita, un’Italia protagonista
L’Italia deve battersi per un’Unione Europea più integrata, una vera unione economica e monetaria, con forme di solidarietà tra gli Stati membri, con un forte controllo dei cittadini sull’azione delle istituzioni.
2. Meno spesa pubblica, fisco semplice e chiaroScelta Civica considera fondamentali la riduzione del debito pubblico, con la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, e la riduzione delle tasse su lavoratori, imprese e famiglie. La lotta a evasione fiscale, sprechi e corruzione porterà a ridurre le tasse e più risorse al sociale e alla crescita.
3. Sviluppo e crescita, motori del cambiamentoUn’economia più efficiente e innovativa grazie a una nuova stagione di liberalizzazioni con al centro la concorrenza. Una riforma profonda che renda la Pubblica amministrazione più semplice, leggera, efficiente.

LAVORO, CULTURA, AMBIENTE


4.
 Cultura e istruzione: merito e innovazioneLa cultura e il patrimonio artistico vanno esclusi dai tagli di spesa. Scuola, università, ricerca, spettacolo e turismo possono essere il volano del Paese. Va valorizzato il fondamentale ruolo dell’insegnante.
5. Agenda digitale, ambiente e agricolturaDigitalizzazione della Pubblica amministrazione, sostegno all’economia verde, tutela del made in Italy agroalimentare.
6. Un vero mercato del lavoro: più flessibilità, più sicurezzeTutelare i meno protetti nel mondo del lavoro, giovani, donne, contratti precari. Chi perde il lavoro deve poterlo trovare entro un anno.
7. Donne protagoniste della nuova ItaliaIn Italia per le donne è più difficile lavorare e i loro salari sono più bassi. Le priorità sono più occupazione femminile (detassazione) e sostegno alla scelta di avere figli (lavoro flessibile e part-time).

STATO SOCIALE, RIFORMA DELLA POLITICA


8. Un moderno stato sociale
Scelta Civica vuole riformare gli ammortizzatori sociali, anche con un reddito minimo e percorsi di formazione per i disoccupati. Inoltre, intende valorizzare il contributo del volontariato e della società civile nell’erogazione dei servizi alle persone, alle famiglie e alle comunità (sussidiarietà).
9. Immigrazione e cittadinanza: l’integrazioneL’immigrazione è utile alla crescita dell’Italia; va gestita, non demonizzata. È ora di lavorare all’integrazione sociale, a partire dalle seconde generazioni, come fanno da tempo altri Paesi.
10. Riformare lo Stato, riformare la politicaScelta Civica è per abolire il finanziamento pubblico ai partiti, cambiare subito la legge elettorale, ridurre i parlamentari, semplificare il sistema delle autonomie territoriali con un federalismo responsabile.





PENSIERI

"C'era un buffissimo uccello, chiamato Fenice, nel più remoto passato, prima di Cristo, e questo uccello ogni 4 o 500 anni si costruiva una pira e ci si immolava sopra. Ma ogni volta che vi si bruciava, rinasceva subito poi dalle sue stesse ceneri, per ricominciare. E a quanto sembra, noi esseri umani non sappiamo fare altro che la stessa cosa, infinite volte, ma abbiamo una cosa che la Fenice non ebbe mai. Sappiamo la colossale sciocchezza che abbiamo appena fatta. Conosciamo bene tutte le innumerevoli assurdità commesse e ci sforzeremo di saperlo, un giorno o l'altro la smetteremo di accendere i nostri fetenti roghi funebri e di saltarci sopra. Ad ogni generazioe, raccogliamo un numero sempre maggiore di gente che si ricorda."
Ray Bradbury, Fahrenheit 451 

mercoledì 27 marzo 2013

SEZIONE TECNOLOGIA

In corso il più grande attacco di tutti i tempi a Internet

Attacco a InternetA scatenarlo sarebbe stato qualche settimana fa Cyberbunker, un server olandese che dalla sua sede in un bunker fatto costruire nel 1955 dalla Nato fornisce ospitalità a vari siti web


E' in corso il più grande attacco di tutti i tempi a Internet attraverso un'offensiva senza precedenti di messaggi spam. A scatenarlo, secondo quanto denuncia Cloudflare, un'azienda della Silicon Valley che si occupa di sicurezza in Internet, sarebbe stato qualche settimana fa Cyberbunker, un server olandese che dalla sua sede in un bunker fatto costruire nel 1955 dalla Nato fornisce ospitalità a siti web di tutti tipi. Tranne, ci tengono a far sapere, a quelli legati "alla pornopedofilia e al terrorismo".

Cyberbunker è entrato a far parte di recente della blacklist di Spamhaus, ong anti-spam che ha base a Londra e a Ginevra e della cui consulenza si serve anche la Bbc per impedire che le migliaia di spam ingolfino il traffico normale della rete. Da quel momento, sul Web si è scatenata qualcosa che assomiglia molto da vicino a una guerra mondiale giocata con armi di distruzione di massa, sulla quale stanno indagando le polizie di cinque Stati. Cyberbunker ha cominciato a inondare i server di Spamhaus con migliaia di Distributed denial of service, ovvero risposte a richieste false inviate dal sito che si vuole mettere in condizione di non più operare. "Si tratta di qualcosa di simile alle bombe nucleari" ha spiegato al Sydney Morning Herald Matthew Prince, amministratore delegato di Cloudflare.
Cyberbunker, affermano a Spamhaus, ha trovato l'appoggio di "bande criminali" in Russia e in Europa orientale per condurre l'assalto, che potenzialmente potrebbe arrivare a mettere in ginocchio anche banche e gli apparati dei governi attraverso il server Netflix, del quale si servono diverse strutture istituzionali. "Abbiamo avuto picchi di 300 gigabit al secondo", ha spiegato Steve Linford, amministratore delegato di Spamhaus, "quando nel caso di attacchi alle banche siamo stati appena sui 50 gigabit al secondo. Se oggi decidessero di mettere le mirino Downing Street, un flusso del genere potrebbe tagliarla completamente fuori dalla rete".
In soccorso di Spamhaus sono arrivati giganti del web come Google, che hanno messo a disposizione le proprie risorse per "assorbire tutto il traffico", riferisce la Bbc che si è fatta raccontare da Alan Woodward , esprto di Cybersicurezza all' universita' del Survey, cosa sta accadendo: "Immaginate un' autostrada e qualcuno che vi spinga dentro tante, troppe auto. Fino a ostruirla del tutto".

SEZIONE SATIRA

 

PENSIERI

"L'uomo non è altro che la serie delle sue azioni"
Georg Wilhelm Friedrich Hegel

martedì 26 marzo 2013

PENSIERI

"Per mar delizioso, arcano erra lo spirito umano"
Giacomo Leopardi, Sopra il ritratto di una bella donna, Canti 

Report L'onda lunga

QUEST' INCHIESTA DI REPORT MOSTRA GLI EFFETTI DANNOSI SOTTOVALUTATI DEL TELEFONINO
Report L'onda lunga

SEZIONE SATIRA







SEZIONE POLITICA

Bersani: Difficolta' ma continuo lavoro

26 marzo, 19:26
Bersani e AlfanoDomani, mercoledì 27 marzo, alla Camera dei Deputati (Sala del Cavaliere), termineranno le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Pier Luigi Bersani. Il programma di incontri inizierà alle 10,00 con il Gruppo Movimento 5 Stelle, alle 12,00 col l'UPI - Unione Province d'Italia e alle 12,45 con il gruppo Fratelli d'Italia. Gli incontri proseguiranno nel pomeriggio con il Gruppo Autonomie Senato alle 15.00, alle 15,30 con il Gruppo Misto Camera dei Deputati, alle 16,15 con l'Unione di Centro, alle 16,45 Gruppo SEL Camera dei Deputati e infine alle 17,15 Gruppi PD Camera e Senato.
"Bisogna continuare a lavorare, rimangono difficoltà ma si continua a lavorare" ha detto  Pier Luigi Bersani al termine della giornata di consultazioni con i partiti. "Questa collaborazione non può non tenere conto che il turno elettorale coincide con l'elezione del presidente della Repubblica. Le forze politiche che hanno avuto massima rappresentanze vanno coinvolte in momento così delicato. Mi pare si cominci a comprendere meglio che cosa intendo per quel famoso doppio registro e in particolare qual è la proposta che si delinea" in particolare sulla 'convenzione' per le riforme che "può essere una grande novità.  Questo "testimonia l'intenzione di produrre una corresponsabilità sui grandi temi istituzionali".
Chiusura dal Pdl: "Le posizioni restano molto distanti - afferma il segretario Angelino Alfano dopo l'incontro con il Pd - e se resteranno distanti nelle prossime 48 ore noi ribadiremo che l'unica strada è quella del voto. Il presidente Berlusconi ha manifestato pubblicamente che l'unica cosa alla quale noi teniamo è che ci sia un governo solido e forte che possa affrontare la crisi del paese. La soluzione più sperimentata in Europa - prosegue - è quella della corresponsabilità tra le forze principali. Noi non abbiamo posto preclusioni ma abbiamo detto che considereremmo incomprensibile un atteggiamento di chiusura da parte di chi ha vinto solo con uno scarto relativo dello 0,3% se questo atteggiamento vi fosse mancherebbe il nostro sostegno in ogni forma alla nascita di un governo Bersani. Questa collaborazione - conclude Alfano - non può non tenere conto che il turno elettorale coincide con l'elezione del presidente della Repubblica. Le forze politiche che hanno avuto massima rappresentanze vanno coinvolte in momento così delicato".
MARONI, LEGA D'ACCORDO CON PDL, BASTA GOVERNI TECNICI - "La Lega condivide la posizione espressa da Alfano, auspichiamo un governo a guida politica, basta con i tecnici. Serve un governo di legislatura che duri, solo così si affrontano e risolvono i problemi e lo dico in veste di governatore". Così il leader del Carroccio Roberto Maroni al termine dell'incontro tra Pdl-Lega e Bersani.

lunedì 25 marzo 2013

MEMORIA lettere dei condannati a morte della resistenza italiana

Come sostiene Foscolo, la memoria dei grandi uomini che hanno lottato per la nostra patria è sacra.
Ecco 2 lettere di 2 partigiani che hanno dato la vita per l'Italia, ricordatevi di loro quando sentite l'inno di Mameli.

IGNAZIO VIAN ( SOPRANNOME : IGNAZIO, AZIO )
Di anni 27 - insegnante a Roma - nato a Venezia il 9 febbraio 1917. Tenente di complemento della Guardia della Frontiera, passa alle dipendenze delle Formazioni Autonome "Mauri", prende contatti con il CLN di Torino dove viene arrestato per delazione e condotto all'Albergo Nazionale della città sede delle SS. Torturato, impiccato senza processo il 22 luglio 1944 da tedeschi e alla presenza di reparti fascisti.

(PAROLE SCRITTE SU DI UNA PAGNOTTA RITROVATA NELLA CELLA E ORA CONSERVATA DAI FAMIGLIARI)


coraggio mamma   


(PAROLE SCRITTE CON IL SANGUE SUL MURO DELLA CELLA)


meglio morire che tradire


DOMENICO CAPOROSSI  ( SOPRANNOME : MIGUEL )
Di anni 17 - elettricista - nato a Mathi Canavese (Torino) il 4 agosto 1927. Iscritto al Partito Comunista Italiano, partigiano con il grado di sottotenente nell'80esima Brigata Garibaldi operante nelle valli di Lanzo e Canavesano. Il 17 febbraio 1945, recatosi a trovare i familiari nella loro abitazione di Ciriè (Torino), viene catturato da elementi della divisione "Folgore" - incarcerato a Ciriè - torturato per 36 ore consecutive, fucilato senza processo il 21 febbraio 1945.


Cara mamma, 
vado a morire, ma da partigiano, col sorriso sulle labbra ed una fede nel cuore. Non star malinconica io muoio contento. Saluti amici e parenti, ed un forte abbraccio e bacioni al piccolo Imperio e Ilenio e il Caro Papà, e nonna e nonno e di ricordarsene sempre. 
Ciau Vostro figlio                                                                                                           Domenico  



Tratto da "lettere di condannati a morte della Resistenza italiana"(8 settembre 1943 - 25 aprile 1945)

PENSIERI

"Il pensiero non è una delle attività naturali dell'uomo; è l'effetto della sofferenza, come un'alta temperatura nella malattia."
Bertrand Russell, Storia delle idee del secolo XIX 

SEZIONE GIUDIZIARIA

Mafia, Dell'Utri condannato a sette anni

La Corte d'Appello ha confermato la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa

25 marzo, 19:59
Marcello Dell'Utri con l'avvocato durante la lettura della sentenza
La Corte d'appello di Palermo ha condannato l'ex senatore Pdl Marcello Dell'Utri imputato di concorso esterno in associazione mafiosa confermando la pena di 7 anni. 
La Corte ha celebrato il processo dopo l'annullamento con rinvio, da parte della Cassazione, della prima sentenza di appello che aveva condannato Dell'Utri a 7 anni, assolvendolo, però, dei reati a lui contestati dal '92 in poi. Nel verdetto la Corte, presieduta da Raimondo Lo Forti, fa riferimento alla sentenza del tribunale che aveva condannato l'imputato a 9 anni e, vista l'assoluzione in appello ormai definitiva dei fatti successivi al '92, si determina la pena a 7 anni di carcere: la stessa pena del primo processo d'appello, annullato dalla Cassazione.
"Speravo in un'altra sentenza, ma accetto il verdetto" ha detto l'ex senatore del Pdl. "Dire che ho ancora fiducia è una parola grossa. Sono tranquillo, del resto le cose non le posso cambiare io. Aspetto le prossime puntate di questo romanzo criminale che non poteva finire qui. Non sono contento - ha detto - non posso esserlo. Spero nella cassazione. Del resto la vita va avanti, c'é la trattativa e il resto. Il romanzo continua". 
 Secondo l'accusa, per oltre 30 anni l'ex manager di Publitalia avrebbe avuto rapporti con personaggi di spicco di Cosa nostra facendo anche da "mediatore" di una sorta di accordo protettivo stretto tra Silvio Berlusconi e le cosche. Un patto costato fiumi di denaro all'ex premier che, pagando, avrebbe tenuto al sicuro sé e i suoi familiari dalle minacce mafiose.
La lunga vicenda giudiziaria di Dell'Utri comincia nel 1994 con la sua iscrizione nel registro degli indagati. Il 26 novembre del 1996 ha inizio l'udienza preliminare. Dell'Utri viene rinviato a giudizio. Il 5 novembre dell'anno successivo prende il via il dibattimento che si conclude l'11 dicembre del 2004 con la condanna dell'ex manager di Publitalia a 9 anni di carcere. L'appello, cominciato nel 2006, riapre l'istruttoria dibattimentale: nel processo entrano, tra l'altro, le dichiarazioni del nuovo pentito Gaspare Spatuzza. Il verdetto arriva il 29 giugno del 2010: una nuova sentenza di condanna, stavolta a 7 anni. Dell'Utri è colpevole, ma solo per le condotte antecedenti al 1992, anno a partire dal quale non risulterebbero più provati, per la corte, i suoi rapporti con la mafia. La sentenza della Cassazione, emessa il 9 marzo del 2012, è una sorpresa: la decisione del secondo grado viene annullata con rinvio. I magistrati romani ritengono provate le collusioni mafiose dell'ex manager fino al 1977. Per le accuse relative al periodo che va dal '77 al '92, è tutto da rifare. I supremi giudici fissano rigidi paletti entro i quali la nuova corte d'appello a cui rinviano il processo dovrà muoversi e rivalutare le imputazioni. In particolare la Cassazione evidenzia lacune nella motivazione della sentenza di secondo grado per le contestazioni relative al periodo che va dal 1978 al 1982 e dal 1982 al 1992. Confermata, invece, l'assoluzione per le accuse successive al 1992 per le quali la sentenza è definitiva.
LEGALE DELL'UTRI: FATTI DIMOSTRANO INFONDATEZZA ACCUSA - Commentando le dichiarazioni del procuratore generale di Palermo Luigi Patronaggio, l'avvocato difensore di Marcello dell'Utri, Massimo Krogh, ha dichiarato di condividere che ''non si tratta di un processo politico, ma di fatti'' e ha respinto energicamente le accuse sostenendo, ''con il richiamo ai fatti'' che Marcello Dell'Utri ''non puo' essere considerato responsabile di concorso esterno in associazione mafiosa''
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LA SALVEZZA DI CIPRO


Ue salva Cipro, 'Modello per eurozona'. Soddisfatta Merkel, Mosca delusa

Eurogruppo dà via libera a piano di salvataggio, con partecipazione di investitori e correntisti

BRUXELLES - L'Eurogruppo (il consiglio dei ministri economici della Ue) ha dato l'ok nella notte al piano di salvataggio di Cipro concordato poco prima fra il presidente cipriota Anastasiades e la troika Ue-Bce-Fmi. Secondo l'accordo raggiunto, la Laiki Bank sarà chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una 'good bank' e in una 'bad bank'. Per i depositi sotto i 100mila euro scatterà la garanzia europea, quindi saranno salvi. Inoltre, non ci sarà alcuna tassa o prelievo sui depositi, ma un'altra forma di 'bail-in': si congelano cioé i depositi sopra i 100mila euro, che verranno poi convertiti probabilmente con obbligazioni dello Stato.
Sarà di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus, la maggiore banca dell'isola. Lo ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale.


"L'accordo raggiunto mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro", ha detto il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, spiegando che "l'intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro". "Il programma contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà un'appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre, Cipro s'impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni", ha detto Dijsselbloem. Le misure previste dall'accordo si limiteranno solo alle due banche maggiormente problematiche, cioé Laiki e Bank of Cyprus. La Laiki sarà risolta subito, in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d'emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. Tutte le altre non saranno toccate. I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti, quelli sopra i 100mila subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione. Anche la Bank of Cyprus subirà delle perdite, ma non sarà l'Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote.
Il direttore del Fmi Christine Lagarde raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto Lagarde al termine dell'eurogruppo, spiegando come l'intesa raggiunta sia "buona", perché "protegge i depositi sotto i 100mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo".

domenica 24 marzo 2013

ARTICOLO DI FONDO

"HOMO TECNOLOGICUS"

Dovendo approntare una diagnosi dell'uomo del III millennio, numerosi sono i mutamenti da tenere in considerazione riguardo la sua condizione psichica e fisica. Per chi è nato verso la fine del '900, risulta arduo porre un discrimine fra ciò che i nostri nonni e genitori sono stati e sono e ciò che qualunque ragazzo nato dopo gli anni '90 è. La seconda metà del '900 è contrassegnata dall'affermazione della teconologia avanzata e pervasiva che, con il computer (PC) inventato e realizzato nel 1975 e il cellulare portatile inventato nel 1973, pone le basi per il proprio predominio. L'uomo moderno è totalmente in balìa del suo cellulare, del suo computer, del suo televisore e di tutti i suoi dispositivi elettronici e elettrici, basti pensare che la nostra vita, le nostre giornate sono inconcepibili senza un telefonino per messaggiare, un computer per andare su facebook, un televisore per guardare il nostro programma preferito o un ipad per girovagare su Internet. Ma in che modo questi strumenti tecnologici influenzano la nostra psiche, ovvero le nostre funzioni cerebrali, relazionali, intellettive e affettive ? Sono davvero così indispensabili e innocui come ci vengono presentati ? Secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità, la foresta di antenne telefoniche disseminata per la terra crea un aumento della temperatura corporea di 1°C, le microonde del telefonino sono "possibili cancerogene", le radiazioni elettromagnetiche emesse da tutti i nostri dispositivi elettronici causano un surriscaldamento del tessuto corporeo e inoltre è scritto:"there is no doubt that short term exposure to very high levels of electromagnetic fields can be harmful to health" ("Non c'è dubbio che un'esposizione a breve termine ad alti livelli di radiazioni elettromagnetiche possa essere dannosa per la salute"). Tali effetti influiscono negativamente sul nostro corpo, ma anche e soprattutto sul nostro cervello, visto che è stato certificato e pubblicato nel 2012 sulla rivista PNAS un esperimento consistente nell'avvicinare un'antenna al cervello di un bovino e nell'osservare gli effetti tramite una tecnica di monitorazione non pervasiva: è stato verificato, in attesa di più precisi esperimenti su cervelli umani, che tale esposizione a radiazioni determina un'incremento della temperatura dei tessuti nervosi e cerebrali.
Al di là di tutti gli effetti dannosi o meno che riguardano il nostro corpo, la tecnologia ha mutato il nostro modo d'essere: se non abbiamo niente da fare nel tempo libero, usiamo l'ipad o il telefonino, tralasciando i libri e tutti quegli hobby che rappresentano motivo di crescita spirituale e beneficio sia mentale che fisico come lo sport ("mens sana in corpore sana"-"mente sana in corpo sano", Giovenale). Ciò che risultà più evidente è che la tecnologia ha assunto ormai il ruolo di appendice dell'uomo (c'è da chiedersi se non sia il contrario), è una sorta di sesto senso che si aggiunge agli altri che toglie potere d'azione alla mente, alla memoria e alle nostre capacità logiche; per esempio se usciamo in macchina ormai il GPS è una presenza costante che ci priva della nostra autonoma percezione dello spazio, la tecnologia ha modificato anche la nostra percezione del tempo, le notizie ci giungono continuamente e caoticamente tramite la televisione come un fiume in piena, privandoci della possibilità di assimilarle e rielaborarle. I ragazzi del III millennio nati e cresciuti con il computer non possono farne a meno, vivendo in un mondo virtuale e grigio costellato di videogiochi, playsation e iphone 3G,3GS, 4, 4S, 5 e chissà quanti altri uguali ne fabbricheranno. Anche il nostro modo di  rapportarci con gli altri è mutato: si condivide tutto, si sa tutto di tutti, si etichettano tutti, la privacy non esiste, l'amicizia non è più quella vera e sincera, fatta di reciproco affetto, bensì quella virtuale di facebook. La natura è un'entità tecnologica e distante dalla realtà umana, bistrattata dall'uomo moderno che preferisce guardarla in TV, magari su National Geographic o Discovery Channel; il nostro modo di relazionarci con le cose si sta uniformando e disumanizzando, perchè prescindiamo dai nostri sensi: vedi gli e-book che vogliono marginalizzare quel magico rapporto che il lettore instaura con il libro, fatto di tatto, olfatto e non solo di legame razionale, vedi gli OGM frutto della manipolazione tecnologica della natura che la priva del suo sapore e della sua essenza intima. In quella che sembra un'evoluzione negativa dell'homo sapiens sapiens in homo tecnologicus, si spera che le cose cambino, perchè l'idea che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato è sempre più radicata. 


                                                                                                                                     Ugo Giarratano

PENSIERI

"Quando vuoi una cosa, tutto l'universo trama affinchè tu riesca a ottenerla"
L'alchimista, Paulo Coelho 

sabato 23 marzo 2013

OGM

Tra multinazionali e principi etici

OGM, miracolo scientifico o veleno mortale?

Ci troviamo ormai nel pieno del 21esimo secolo, la scienza continua a sperimentare nei più svariati campi scoprendo nuove verità; ci troviamo nell'era del computer e della rete e le meraviglie tecnologiche subentrano l'una al posto dell'altra con una velocità sorprendente. Anche l'agricoltura ha subito il processo dell'evoluzione scientifica, iniziata in questo campo nel 20esimo secolo.
Oggi ognuno può acquistare tranquillamente al supermercato tutti i tipi di frutta, verdura o legumi per tutto l'anno e soddisfare quindi le esigenze di mercato. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla ricerca scientifica sugli alimenti così da arrivare alla creazione degli "organismi geneticamente modificati", i cosiddetti OGM. Ma cos'è davvero un OGM? Esso è un organismo vivente, animale o vegetale che abbia visto il suo DNA modificato in laboratorio da scienziati specializzati, che hanno quindi manipolato il suo patrimonio genetico per diverse ragioni. Verdura, frutta, animali vengono solitamente modificati in laboratorio per ottenere accrescimenti più rapidi o incroci più appetibili e modellare le caratteristiche determinate in favore dell'uomo. Gli organismi così modificati possiedono un patrimonio genetico diverso da quello che dovrebbero avere se seguissero i dettami della Natura, ma di certo sono resi più commerciabili e più graditi al bacino d'utenza cui sono rivolti. In laboratorio gli scienziati scambiano letteralmente i geni di un organismo impiantandoli in altri o ne sopprimono alcuni per ottenere il risultato desiderato. Questo processo viene portato avanti principalmente dalle grandi compagnie e multinazionali che hanno fatto entrare l'ingranaggio nel meccanismo industriale e capitalistico volto al solo obbiettivo del guadagno economico, dimenticando la questione etica.
A causa di ciò noi cittadini siamo inondati da alimenti modificati, dei quali non si hanno ancora dati certi sulle conseguenze che potrebbero abbattersi sull'uomo. Manipolare geneticamente un organismo vuol dire passare ad esso una molecola di DNA che gli permette di produrre una proteina che prima non era in grado di fabbricare. Noi ci nutriamo da sempre di proteine, ma esse, come talvolta altre sostanze, possono essere rifiutate dal nostro organismo. Quando veniamo in contatto con certe molecole il nostro organismo reagisce in modo talvolta violento con quella che chiamiamo reazione allergica o allergia. Ciò dimostra che manipolare gli alimenti può essere nocivo in chiave futura per l'organismo umano. D'altro canto non si può non parlare dei vantaggi in chiave di produzione in un contesto non adatto allo sviluppo dell'organismo o in caso di una domanda alimentare troppo alta. Ciò vuol dire che tramite la manipolazione genetica si possono rendere gli organismi più forti e quindi capaci di nascere e prosperare anche in condizioni avverse. Inoltre gli OGM potrebbero essere la soluzione alla fame nel mondo in quanto possibile garante di una massiccia produzione alimentare. Questa però è la strada più lunga poichè i finanziatori delle ricerche sono le grandi compagnie le quali investono in questa ricerca per trarne maggiore profitto e non per coscienza morale.
I vantaggi nella produzione non sono però assicurati, infatti i continui incroci possono portare ad una instabilità genetica ed alla conseguente perdita di raccolti nel tempo. Riguardo ai benefici produttivi, ricordiamo che essi non sono esenti da gravi difetti. La riduzione della biodiversità è la conseguenza più grave rispetto al nostro ecosistema. Secondo la FAO abbiamo perso il 75% delle varietà agricole che avevamo all'inizio di questo secolo. Ci potremmo quindi ritrovare ad avere per esempio una mela solo nell'aspetto ma non nel gusto, fino a dimenticarci della vera essenza della mela stessa, ormai contaminata dall'uomo. La strada intrapresa dalla nostra società sembra ormai quella del consumismo sfrenato non tenendo conto dell'ecosostenibilità. L'uomo continua a consumare ogni risorsa che è disponibile sul nostro pianeta senza pensare alle conseguenze. Gli OGM sicuramente possono con maggiori o minori probabilità arrecare un danno a chi li consuma nel tempo ma non deve essere questo a convincerci a non usufruire di questi organismi, deve essere invece  una questione etica a impedirci di seguire questa strada che porta inevitabilmente allo squilibrio del nostro ecosistema ed alla distruzione dello stesso, arrivando così a compiere il più grande delitto nei confronti dell'esistenza.

Giorgio Mineo

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