giovedì 21 marzo 2013

M5S, tra vecchio e nuovo i vecchi vizi tornano

Le dichiarazioni di Vito Crimi:“Allora niente praticamente siamo andati a parlare con il presidente Napolitano. E’ stato attento, Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio. Beppe ha spiegato un po’, ha cercato di raccontargli la rivoluzione che sta accadendo, il cambiamento del mondo … abbiamo cercato di spiegargli che il vero vincitore di queste elezioni, se vincitore si vuole definire, non è un vincitore, ma vogliamo rispettare la volontà degli italiani? Gli italiani hanno deciso che questi partiti non li vogliono più, ed è una cosa chiara, perché chi è che ha la maggioranza assoluta del Parlamento? IlMovimento 5 Stelle e gli astenuti, che insieme fanno la più grande forza politica … Pertanto è impossibile ragionare con chi ha fatto fino a un giorno fa dello stalking nei confronti del Movimento 5 Stelle… Beppe ha ribadito che noi non possiamo neanche prendere in considerazione i programmi di questi del Pd e del Pdl in quanto sono programmi tra di loro assolutamente simili, che si sovrappongono e sovrapponibili.”.
C’è tutto il peggio delle vecchie abitudini partitiche nelle performance odierne di Grillo e Crimi. Dal dileggio degli interlocutori (“Beppe è riuscito a tenere abbastanza sveglio Napolitano”) e la martellante declamazione di bugie tipici dei berluscones (“M5S è primo partito”, “I programmi di Pd e Pdl sono uguali”) agli scambi di poltrone e i calcoli politici di stampo dalemiano (o ci dai l’incarico o vogliamo le presidenze delle commissioni). Tutto condito con qualche sana e godibile gaffe da principiante.
In attesa che i cittadini a 5 Stelle si adoperino per far emergere il meglio del Movimento, magari con l’aiuto di un passo indietro da parte del loro soffocante capo, è doveroso ristabilire qualche verità a beneficio di noialtri che siamo nel mezzo.
Il Movimento 5 Stelle non è il primo partito. Secondo i dati ufficiali riportati sul sito del ministero degli Interni, alla Camera (Italia + Estero) il Pd ha ottenuto 8.932.615 voti, mentre il M5S ne ha ottenuti 8.784.499. Il Pd ha avuto quindi 148.116 voti in più. Anche al Senato, il Pd ha ottenuto più voti del M5S: 8.674.893 contro 7.375.412.
Inoltre, Pd e Pdl non hanno programmi uguali e sovrapponibili. Condividono tanti dei vizi che affliggono il nostro sistema politico, certo. Ma il Pdl è il partito che ha sottoscritto in Parlamento che Ruby fosse la nipote di Mubarak, per dirne una. Che ha forgiato e sostiene le leggi ad personam e che vanta tra le sue fila la presenza di persone giudicate colpevoli dei reati più vari.
 Un partito controllato in modo totalitario dal suo capo, in spregio a qualsiasi regola democratica. Ma col gioco delle analogie e differenze è meglio fermarci qui, potrebbero emergere dati di fatto poco graditi al “MoVimento”.

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