mercoledì 20 marzo 2013

SEZIONE POLITICA


Bersani vuole Fabrizio Saccomanni all’Economia

ROMA – Su una casella Pierluigi Bersani è sicuro: per lui il ministero dell’Economia  andrà a Fabrizio Saccomanni, attuale direttore generale della Banca d’Italia. Figura professionalmente di spicco e soprattutto nome spendibile e ascoltato a Bruxelles. Mercoledì iniziano le consultazioni da Napolitano, i capigruppo e i leader dei partiti sfileranno davanti al presidente della Repubblica. E Bersani, che sarà ricevuto nel pomeriggio di giovedì, vuole presentare una squadra autorevole. Ma ha il nodo è il Senato, dove Bersani conta su una maggioranza relativa e l’apporto di Scelta Civica di Monti non è sufficiente per avere quella assoluta. C’è qualche timida apertura della Lega, Roberto Maroni ha detto: “Siamo leali al Pdl ma il Paese ha bisogno di essere governato”. Ecco cosa scrive Repubblica:
Questo “buco”, il segretario è convinto di poterlo colmare col programma e con una lista di ministri ispirata al metodo “Grasso- Boldrini”: volti nuovi e a sorpresa. Con una sola eccezione: la casella dell’Economia è già sicura per Fabrizio Saccomani, attuale direttore generale di Bankitalia. Rappresenta la polizza di garanzia presso i mercati e la Bce. Al centrosinistra non mancano gli esterni e le competenze, anche fra i neoeletti. Non si va lontano dalla realtà indicando come possibili ministri Carlo Petrini, inventore di Slow Food e padre fondatore del Pd; Giampaolo Galli, ex direttore generale di Confindustria e neodeputato; Massimo Mucchetti, senatore ex editorialista del Corriere; Fabrizio Barca. Accanto a loro resistono gli identikit di Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà, graditi ai movimenti e ai 5stelle.



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