venerdì 18 aprile 2014

Uovo all'amianto per la Pasqua al veleno

Amianto ed eternit circondano scuole e verde pubblico

Dalla Favorita a San Martino delle Scale l'allarme è lanciato

Parco Cassarà
Dopo il sequestro del parco del parco Cassarà del 16/04/14, che secondo gli inquirenti potrebbe essere stato costruito su una distesa di amianto sotterrato, continua la paura amianto a Palermo e dintorni. Secondo il settore ambiente del Comune sarebbero 250 i siti da bonificare. I consiglieri comunali del Movimento 139 Nadia Spallitta e Giusi Scafidi hanno dichiarato il loro impegno << Ci impegneremo perché nel bilancio di previsione 2014 vengano stanziate le somme necessarie a bonificare almeno gli spazi pubblici e le scuole>>. Intanto ciclisti e podisti, per non parlare dei bambini, corrono accanto all’amianto. Si trova al parco della Favorita, affollato di sportivi; sul lungo mare dell’Addaura, coi palermitani alla ricerca di un po’ di sole; alla Bandita, porticciolo e Sperone, in cui i residenti si apprestano a festeggiare la Pasqua; nonché da Villa Trabia a piazza Magione. Da Palermo a San Martino delle Scale il picnic è a rischio. Gli esperti rassicurano <<L’amianto è pericoloso solo quando si sfalda>>, dice l’ingegnere ambientale dell’Asp Nicolò Perrone che però avverte <<Bisogna dunque monitorare costantemente lo stato delle lastre>>. Il Comune ha già ripulito le zone di bosco Diana e piazzale dei Matrimoni, ma permangono ancora molte zone inquinate all’interno della Favorita, partendo dall’ex campo ostacoli. Sono state inoltre segnalate anche tracce di eternit dai Rangers che gestiscono la riserva di Monte Pellegrino.
L’ultima nell’ex piazza Cascino (oggi piazza Sellerio) ai piedi dell’ “acchianata”. Anche lungo la strada che porta alla statua di Santa Rosalia sono stati ritrovati contenitori di amianto. Molte volte sono gli stessi podisti che percorrono la riserva a segnalare la presenza dei rifiuti tossici, come vecchi contenitori abbandonati dagli agricoltori. <<Monitoriamo costantemente; a volte troviamo anche vecchi serbatoi di eternit abbandonati>> rivela Salvatore Palascino, direttore della riserva di Monte Pellegrino. Il costo per lo smaltimento di un serbatoio o di una tettoia in eternit varia tra i 350 e i 400 euro; uno degli elementi a spingere verso l’atto criminale e incivile che mette in pericolo la vita della popolazione. Il responsabile del Nucleo di protezione ambientale dei vigili (Nopa), il commissario Ciro Fazzini, lancia l’allarme amianto all’Addaura, prossima all’assalto dei bagnanti per la stagione estiva: << Ce n’è sia all’altezza dell’ex Roosevelt sia nella collinetta vicino a un albergo>>. Anche a San Martino delle Scale ci sono vistose tracce di materiale inquinante, come in via Ruffo di Calabria, ed ancora eternit a Piano di Gelo. La minaccia amianto colpisce anche i luoghi di ritrovo del centro, come piazza Magione; ma anche Villa Trabia, recentemente in parte sequestrata per rischio crollo, fa parte dei siti che il Comune dovrà al più presto bonificare. Vi sono inoltre scuole circondate dall’eternit: Impastato, Tomasino Bartolomeo, Nuccio, Ferrara, Borgo Nuovo I, per citarne alcuni. L’auspicio è che il consiglio comunale, sempre più in bilico con la traballante maggioranza di Orlando, possa risolvere al più presto l'emergenza ambientale.

Giorgio Mineo 

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