mercoledì 2 ottobre 2013

NO MUOS, CRONACHE DI UNA "MANIFESTAZIONE"

Impressioni no muos


Il 28 settembre si è svolta in sicurezza la manifestazione no muos.



L'obiettivo di quest' evento era di sensibilizzare l' Assemblea Regionale Siciliana riguardo alla problematica urgente del MUOS, la base satellitare americana in corso di costruzione a Niscemi. Secondo il responso dell' Istituto Superiore della Sanità, il MUOS non rappresenta una minaccia, mentre, secondo una relazione dei professori del politecnico di Torino M. Zucchetti e M. Coraddu, le onde elettromagnetiche emesse dal MUOS sono nocive, in quanto sussiste il rischio di leucemie, infertilità e interferenze con strumenti salvavita (peacemaker). Le altre basi che appartengono al progetto MUOS sono state costruite in zone deserte, in più le rilevazioni effettuate dall' ARPA sono state ritenute dallo stesso ente insufficienti, perchè soggette agli ostacoli e ai divieti dell'esercito americano.

Ma andiamo alla manifestazione. Che tipo di manifestazione è stata ? Come si è svolta ? Quali risultati ha ottenuto ?
E' stato senz'altro un evento importante, sebbene la partecipazione sia risultata limitata e al di sotto delle aspettative; tuttavia, vedere le piazze e le vie del centro di Palermo piene di gente, di militanti di partito, di associazioni NO MUOS e così via ha dimostrato, seppure flebile, una forma di protesta palese e di dimostrazione reale di dissenso. Ciononostante, sorge il dubbio legittimo sull' efficacia di questa contestazione: i manifestanti, dopo essersi assembrati dinanzi al Palazzo dei Normanni, al termine della lunga marcia, hanno sgomberato la zona dopo solo un' ora. In più il corteo, durante il percorso, si è cimentato in cori da stadio che scagliavano per aria improperi nei confronti di Crocetta; possibile che un esempio di dissenso, attuatosi nelle forme della democrazia, debba concretarsi in insulti, musica, frastuono indistinto e qualche fumogeno isolato ? Il punto è che, un tempo, i partiti che animavano la vita politica degli italiani erano il partito comunista, la democrazia cristiana e il partito socialista, per citare tre esempi fra  i tanti, e si preoccupavano, nonostante i loro difetti, di ascoltare le istanze e i bisogni del popolo. Il compito di un partito politico è di incanalare le esigenze e le istanze della cittadinanza entro le proprie forme personali di organizzazione e di imprimere una forma, delineare uno schema di idee che sostanzi le molteplici richieste dei suoi elettori. Dov' era il PD, il presunto partito di sinistra ? Perchè nessun politico si è curato di partecipare a quest' evento, riempiendolo e arricchendolo di contenuti ? E' stata una manifestazione scialba, inconsistente ed esclusivamente emotiva che non ha saputo razionalizzarsi, principalmente per l'assenza di un punto di riferimento politico, senza nulla togliere all' evento in sé, che si è rivelato tanto necessario quanto esemplare. Inoltre urge domandarsi che tipo di democrazia sia la nostra, se la cittadinanza, nel momento in cui esprime il proprio dissenso, non viene minimamente considerata dai politici.

Poca convinzione e spaesamento: queste sono le sensazioni che hanno colpito. A parte qualche coro ripetitivo e la marcia sostenuta di una cittadinanza inerte, la manifestazione rimane solo un evento fra i tanti, al quale molti palermitani hanno preferito tristemente la partita della loro squadra preferita (il Palermo). Crocetta ha dichiarato, quando la revoca dell'autorizzazione ai lavori è stata ritirata, che "Obama lo vuole (il MUOS) e dobbiamo darglielo". L' ingiustizia e la violazione della nostra sovranità, nonché della nostra libertà, sono state velate e ancora una volta il calcio ha ribadito la sua presa psicologica sulle masse, quindi la sua capacità, necessaria al nostro Sistema, di distrarre e indurre alla passiva remissività. In che democrazia viviamo, se i mezzi di espressione della volontà popolare, da essa prescritti, sono così facilmente invalidati e perfino annullati ? Cosa ci insegna il MUOS ? Che noi siamo succubi degli USA ? Intuizione passibile di verità, se si considera che gli USA possiedono una parte del nostro debito pubblico, essendo perciò nelle condizioni di ricattarci. Ciò significa che la politica è ormai assoggettata all' economia ? Sembra un' osservazione sensata. Fatto sta che la manifestazione del 28 settembre è indicativa di molte tendenze e caratteristiche che denotano la crisi della democrazia, la regressione della coscienza cittadina che non riesce a realizzare forme di protesta creative e originali, l' acquiescenza dei cittadini stessi che hanno preferito la partita o altro, l' assenza della piena cognizione del valore di uno stile di vita democratico e la mancanza di un 'educazione ai suoi sani e vitali principi.

Ugo Giarratano


Come detto precedentemente, sembra palese l'assenza di una guida politica o comunque della società civile che possa elevare la protesta e porsi, come nel caso dei NO TAV, come una vera e propria spina nel fianco nei confronti del governo regionale e non solo. La politica sul caso Muos ha sempre avuto una doppia faccia; il problema è stato utilizzato in svariati modi in campagna elettorale, come dal vincitore ed ora Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, per poi essere quasi dimenticato, arrivando prima al blocco delle autorizzazioni per la costruzione del radar, e poi al passo indietro ed il conseguente via libera ai lavori. Alla manifestazione erano presenti attivisti della prima ora, gruppi autonomi dei centri sociali, sindacalisti di Cobas e della Cgil e alcuni deputati dell'ARS dei 5 stelle e del PD, come Fabrizio Ferrandelli (PD) o Riccardo Nuti (ex capogruppo M5S alla camera dei deputati) intervistati da noi sull'argomento, e inoltre il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il quale ha ribadito, tra i fischi dei manifestanti, l'opposizione della sua giunta nei confronti della costruzione del Muos: "Perché significa un atto di violenza alla storia e alla libertà della Sicilia".
In tutto ciò manca infatti la presenza dei partiti, non basta la partecipazione di qualche deputato, serve un reale coinvolgimento dei partiti i quali hanno il dovere di farsi carico del disagio e tentare di risolverlo; vi è la necessità che la politica torni fra la gente, che la ascolti, che soffra con loro, che condivida gioie e dolori, che crei una rete che possa unire tutti coloro che vogliono unirsi alla lotta. Non a caso nel progetto di rinnovamento del Partito Democratico proposto da Fabrizio Barca e appoggiato in parte dal candidato alla segreteria Pippo Civati, si pone tra gli elementi cardine la realizzazione di una rete nazionale tra gli iscritti per potersi confrontare a distanza all'interno del proprio partito e trovare in certi casi anche una linea per una lotta comune che interessi diverse zone d'Italia, come poteva essere stato il referendum sull'acqua. Ciò che i cittadini richiedono è che la politica li ascolti e che lotti con loro e che si prenda le sue responsabilità ammettendo anche il fallimento, una politica che sia presente non solo in campagna elettorale ma ogni giorno e che tragga gli elementi di rinnovamento dalla cittadinanza.


Giorgio Mineo



Quella contro il MUOS è una protesta "giusta"; giusta apostrofato, perchè sui concetti di giusto o sbagliato si possono fare mille speculazioni. È una protesta giusta, al di là della questione politico-militare: il MUOS inquina, come sostengono scienziati indipendenti; ed è palese che gli scienziati mandati dallo Stato hanno sostenuto che la struttura non provoca danni alla salute poichè ingaggiati dal potere.

Sbagliati sono stati i toni, però, con i quali è stato attaccato Crocetta: perchè i manifestanti non hanno capito che non è Crocetta il "pezzo di *****", e che il Presidente della Regione poco ha potuto fare. Insomma: il MUOS "Obama lo vuole", e se lo vuole quello che è l'uomo più potente del mondo, nessuno può controbattere, tanto meno l'Italia, che poi degli americani è amica, vuoi per convenienza, vuoi per affinità, vuoi per sincera e mesta amicizia, e vuoi, in parte, per il fatto di essere cattolici fino al midollo, così cattolici da aver combattuto i bolscevichi satanici con l'aiuto e per la felicità degli americani. E alla fine alla manifestazione c'erano praticamente solo i bolscevichi di Rifondazione Comunista, insieme con altri partiti di sinistra; facendo diventare, questa, una manifestazione politica e non politicamente laica o politicamente "equilibrata". Sostengo: i partiti ne hanno fatto solamente una questione politica, come a dire: a me l'America non piace, allora manifesto; a me piace, quindi non manifesto. Sostengo che manifestare debba essere una questione di "principio"; principio apostrofato, perchè è un concetto relativo. Ma relativo non deve essere, perchè questa non è politica, ma è salute, malattie: quelle che sfiancano gli uomini, e che lo costringono all'infermità, cioè all'affossamento del corpo, e poi all'inutilità auto-inflitta, "il giorno il cui si sgretolò il coraggio".

Comunque diciamoci la verità: tolti i manifestanti e pochi altri, il MUOS lo vogliono tutti; ma non è che esattamente lo vogliano, è che se c'è o non c'è cambia poco, anzi frega niente. In ogni caso "è colpa di Crocetta"...


Alberto Mannino


Intervista a Riccardo Nuti ex capogruppo camera M5S (https://www.youtube.com/watch?v=N2sziy5ktws)


Intervista a Fabrizio Ferrandelli deputato PD all'ARS (http://www.youtube.com/watch?v=1h5pLemWA1E&feature=youtu.be)


























Nessun commento:

Posta un commento

Translate