mercoledì 4 settembre 2013

ANALISI DI M5s, DALLE ELEZIONI FINO ALL'ALLEANZA CON CONFAPRI

Uno dei pericoli latenti di questa crisi è rappresentato dal Movimento Cinque Stelle. Sembra che si stiano ripetendo le stesse condizioni politico-sociali dell'Italia del primo dopoguerra, quando il fascismo emerse come movimento paramilitare e sovversivo, ampiamente sostentato dalla borghesia agraria, ma soprattutto dalla piccola borghesia e dai medi imprenditori, per poi avvalersi dell'appoggio netto dei ricchi capitalisti industriali e finanziari che agevolarono, in un secondo momento, la sua ascesa al potere. Oggi il Movimento 5 Stelle sembrerebbe propenso ad accordarsi con CONFAPRI, un'associazione che "Si prefigge di modernizzare lo stato e far decollare l’economia attraverso precise proposte di legge a tutela dei veri valori dell’impresa e del lavoro, e non di caste o lobby politiche, industriali o finanziarie.". La CONFAPRI, come si evince da questo passo tratto dal sito, si oppone a "caste o lobby politiche, industriali o finanziarie", pertanto l'avvenire che si prospetta non è confortante se si pensa che tale associazione è un' unione di piccoli imprenditori, i quali sentono il peso di una politica che tutela solo le classi e i ceti dei capitalisti dell' industria e della finanza. Anche nel primo dopoguerra l'Italia fu caratterizzata da un contesto del genere, con le dovute differenziazioni, animato dagli stessi risentimenti e propositi. 
L'attuale crisi economica sta rimarcando dei veri e propri conflitti sociali che riversano le loro istanze di cambiamento e partecipazione in forme di espressione politica rappresentate da partiti corporativi.
Quest'immagine presente sul sito di Confapri spiega quali sono le cause della crisi delle piccole-medie imprese

I partiti che hanno ottenuto seggi alla Camera sono il Partito Democratico (297), Sinistra Ecologia e Libertà (37), Centro Democratico (6) e Südtiroler Volkspartei (5) che si riuniscono nella coalizione "Italia Bene Comune" (345). Poi il Popolo della Libertà (98), Lega Nord (18) e Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale (9) che si aggregano nella "Coalizione di centro-destra" (125). Infine abbiamo il Movimento 5 Stelle (109), la coalizione "Con Monti per l'Italia" (47), che raggruppa Scelta Civica (37), Unione di Centro (8), Movimento associativo italiani all'estero (1) e Futuro e Libertà per l'Italia (1). Vi sono anche altri 2 partiti: Unione Sudamericana Emigrati Italiani (1) e Vallee d'Aoste (1).
Anche solo i dati della Camera ci bastano per capire che l'Italia si suddivide, in ordine di importanza, in "Italia Bene Comune" (10 047 808), Movimento 5 Stelle (8 689 458), "Coalizione di centro-destra" (9 922 850) e "Con Monti per l'Italia" (3 591 607). Il PD ha racimolato alla Camera 8 644 523 voti, 44 935 voti in meno del Movimento 5 Stelle che è emerso in tutta la sua dirompenza, catalizzando il malcontento dei cittadini appartenenti al ceto medio-basso, desiderosi di un' occasione di rivalsa e di rottura con la tradizione politica italiana. M5s ha anche irretito gli elettori scontenti della sinistra, del PD, delusi dalla sua stagnazione politica e dalla sua ghettizzazione, ma anche quelli del Pdl o appartenenti al gruppo degli astenuti. Secondo l'Istituto Cattaneo, il 34,5 % dell'elettorato proviene dal Pd -Idv; il 33,8 % da Pdl-Lega: il 5,1% da Udc e il 14,2 % dal non voto.
Inoltre, sempre secondo gli analisti, il 26,8 % dell'elettorato è composto da disoccupati; il 25,3 % da studenti; il 29,5 % da operai ; il 28,5 % da dipendenti privati e il 27,4 % da liberi professionisti. La composizione dell'elettorato del Movimento 5 Stelle è variegata e si contraddistingue per la presenza trasversale di elettori appartenenti a svariate classi sociali. M5s ha imperniato la sua campagna elettorale sulla democrazia diretta, sulla "rottamazione" della "vecchia politica", con annessi e connessi, e sulla figura di Grillo che si conferma la chiave di volta di questo singolare movimento. Le dinamiche delle ultime elezioni palesano 2 tendenze preponderanti: il malcontento del ceto medio-basso, che, come in tutte le crisi economiche della storia, sta assistendo inerme alla riduzione dei suoi risparmi privati, alla disoccupazione di massa, all'inflazione e all'interruzione del suo stile di vita, e l'arretramento di chi prima si dichiarava "di sinistra" o "di destra" che adesso, stanco del particolarismo e della corruzione dei politici appartenenti ai partiti tradizionali, si sta accodando al movimento grillino, incantato dalle sue grida di cambiamento.
Alla Camera si è registrata un'affluenza del 75,17 %,  e al Senato del 75,19 %; secondo il Ministero dell'Interno, alla Camera c'è stata un'affluenza di 35 271 541 di votanti su 46 905 154 elettori aventi diritto, mentre al Senato hanno votato solo 31 751 350 di cittadini su 42 270 824 elettori aventi diritto. L'astensione, escludendo i 14 milioni circa non aventi diritto, è stata di 11 milioni di cittadini aventi diritto, senza tenere conto delle schede ritenute non valide o delle schede bianche, o ancora dei voti scambiati per 50 euro e regalati alla mafia.
L'Italia ha un governo che non rappresenta i suoi cittadini, i quali hanno rifiutato e invalidato uno degli strumenti fondamentali per l'espressione della loro sovranità: il voto. Sovranità che è stata ulteriormente inficiata e arginata dal sistema elettorale, cosidetto "porcellum", che con il premio di maggioranza e l'impossibilità di manifestare la preferenza nelle liste dei candidati, ha isolato il Parlamento, trasformandolo in una conventicola di nominati e in una dittatura della maggioranza. Il "Governo delle larghe intese", "l'esecutivo", "il decreto emanato dal governo", ma mai che si parli di "Parlamento", il cui ruolo è stato svilito vergognosamente con l'istituzione della "Convenzione degli esperti", non eletti, e la scelta di deputati e senatori che hanno processi penali in corso. Il Movimento 5 Stelle prospera ponendosi in netta antitesi con i partiti fautori del bipolarismo dell'inciucio, si profila come un'infima e parziale imitazione di un partito di sinistra, per la sua intransigenza, mostrata in più frangenti, e per il suo carattere di opposizione chiara ai partiti corrotti e burattini delle multinazionali. Tuttavia M5s si distanzia completamente da qualsiasi forma politica-partitica di riformismo o di massimalismo, assestandosi su una posizione sovversiva che non nasconde la sua anima piccolo-borghese, indissolubilmente legata alla rivoluzione del web, che viene proposta come soluzione all'esigenza delle masse di partecipare alla vita politica.
Anche Mussolini predicava l'eliminazione della vecchia politica.



"Il Fascismo è anti-accademico. Non è politicante. Non ha statuti, né regolamenti. Ha adottato una tessera per la necessità del riconoscimento personale, ma potendo ne avrebbe volentieri fatto a meno. Non è un vivaio per le ambizioni elettorali. Non ammette e non tollera i lunghi discorsi. Va al concreto delle questioni."
Mussolini


"Io non sono, non voglio essere, non sarò mai un padre eterno; il fascismo non è, non vuole essere, non sarà mai una ridicola, grottesca e sinistra congrega come sono i vecchi partiti e i frammenti dei vecchi partiti; il fascismo è tale in quanto permette una pragmatica latitudine di atteggiamenti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo, di ambiente."
Mussolini


Anche Mussolini, come si evince da questi passi dei suoi articoli, si presentava come un oppositore dei "vecchi partiti" e del Parlamento, "aula sorda e grigia". (frase detta da lui stesso e ripresa da Grillo nel suo blog in occasione della sua invettiva contro il Parlamento). Inoltre il suo movimento non aveva statuto finchè non si costituì come Partito Nazionale Fascista nel 1921, proprio come M5s che, dopo una prima fase in cui Grillo sbandierava la mancanza di uno statuto, ne ha formalizzato uno in cui figurano Giuseppe Grillo come presidente, suo fratello come vice e un certo Enrico Maria Nadasi come segretario. statuto di M5s(link)
Con queste analogie non si vuole dire che M5s è la reincarnazione del fascismo, ma che ne rappresenta un' inquietante evoluzione, soprattutto negli ultimi tempi, se si considera che sta cercando l'appoggio dei piccoli e medi imprenditori di CONFAPRI, inoltre appare come una reazione emotiva alla crisi economica, al dominio dei ceti dirigenti dell'alta borghesia, alla politica della casta e delle lobby. Mussolini e il suo movimento, Grillo e il suo movimento rispettivamente furono e sono entrambi appoggiati dalla piccola borghesia, dal ceto medio e dalla borghesia agraria. Il fascismo nella sua fase più progredita fu strumentalizzato dalle élites altolocate dei capitalisti industriali e finanziari, vedi la FIAT di Agnelli i cui giornali, alla vigilia della Marcia su Roma, si schierarono a favore di Mussolini, pertanto il timore è che anche M5s possa imboccare una deviazione dal suo proposito iniziale di "rivoluzione dal basso", ovviamente con esiti diversi, perché il contesto è diverso.

25 imprenditori di Confapri hanno incontrato a Torino Casaleggio e molti, come Walter Beozzo, vicepresidente di Apindustria Vicenza, hanno espresso pareri positivi.(Tra i membri di CONFAPRI già figurano Grillo, Casaleggio e Vito Crimi Think tank confapri - membri)


"Casaleggio ci ha convinto — interviene Walter Beozzo, vicepresidente di Apindustria Vicenza—È la prima volta dopo tanti anni che provo soddisfazione a parlare con un politico, con un imprenditore che rappresenta un terzo del parlamento italiano"



«Non vogliamo parlare di chi ci ha deluso in passato — interviene Colomban, presidente di Confapri—Pensiamo al futuro. E al fatto che stiamo pagando le tasse per mantenere un esercito di passacarte».


"Non sono loro — conclude Colomban—sono i partiti che bloccano tutto. Quelli che ci hanno portato in questa situazione disperata".



Il malcontento e lo sdegno della piccola e media impresa è legittimo, però sorge spontaneo chiedersi quali siano le vere intenzioni di Casaleggio e Grillo. Grillo, come è stato mostrato sopra si è servito di frasi e immagini di Mussolini, pubblicate sul suo blog, per esprimere la sua rabbia e il suo dissenso verso il Parlamento, giudicato inutile, e verso i partiti tradizionali. Casaleggio, dal canto suo, pubblica sul suo sito stravaganti video come questo (gaia the future of politics) che condensano la sua bizzarra e delirante visione del mondo, basata sul filo conduttore del web, presentato come tappa finale dell'evoluzione delle telecomunicazioni che inizia con i romani e continua con Hitler e Mussolini che si servivano del loro apparato mediatico per consolidare il loro potere. Profetizza una Terza Guerra Mondiale che durerà 20 anni al termine della quale si affermerà la democrazia diretta, basata sul web, e le persone vivranno su internet con una loro identità (avatar). "In Gaia i partiti politici, le religioni e le ideologie spariscono", dice alla fine, tra ipotesi di un governo mondiale e di un'intelligenza artificiale, collettiva, che risolva problemi all'ordine del giorno.

"Perché noi giovani siamo costretti a pagare i debiti creati da una classe dissipatrice con pensioni d’oro e assurdi privilegi? E perché lo Stato, per pagare questi debiti, tassa esageratamente imprese e lavoro impedendoci di trovare un’occupazione e bruciandoci il futuro?"


"Perché dovremmo pagare contributi e tasse elevate per compensare pensioni d’oro, vitalizi e privilegi di una casta spendacciona?"

Queste sono le affermazioni scritte presenti sul sito di CONFAPRI, espressione dell'insofferenza, ormai giunta a piena maturazione, verso un sistema che non è più sostenibile. La speranza è che i deliri di Casaleggio e le inquietanti tendenze filomussoliniane e antidemocratiche di Grillo non snaturino e strumentalizzino un' associazione come CONFAPRI che, da quanto sembra leggendo le sue proposte sul sito, propone un mutamento costruttivo nei limiti della democrazia.


                                                                                                                            Ugo Giarratano

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