domenica 22 settembre 2013

Caos nel PD, tanto per cambiare

Assemblea Nazionale Partito Democratico

Primarie per l'8 Dicembre, ma è ancora caos sulle regole e sullo statuto

Dal 20 al 21 Settembre si è svolta a Roma, presso l'Auditorium della Conciliazione, l'Assemblea Nazionale del Partito Democratico. L'evento era di vitale importanza per raggiungere finalmente un' intesa tra le diverse parti e per dare risposte certe riguardo alla data delle Primarie, le regole ad esse connesse ed i cambiamenti dello Statuto, con l'annullamento dell'automatismo Segretario-candidato Premier. Alla fine di 2 lunghe giornate costituite da innumerevoli discussioni e interventi, tra cui quelli compiuti dai candidati alla segreteria Civati, Renzi e Cuperlo, si è decisa finalmente la data per le tanto attese Primarie, le quali si svolgeranno l'8 Dicembre, ma è ancora caos sulle regole e sullo Statuto. L'Assemblea si è quindi conclusa con la certezza (o quasi) della data del Congresso, ma i sospetti e i giochi di potere sono molteplici. Si è infatti bloccata la mozione per cambiare lo Statuto al fine di eliminare l'automatismo Segretario-candidato Premier, punto sul quale si erano battuti Veltroni e Bindi a difesa dello Statuto, ma che trovava favorevoli anche molti altri elementi del partito come i candidati alla segreteria Renzi e Civati: il primo troverebbe un vantaggio per l'ascesa a Palazzo Chigi con lo Statuto attuale, il secondo ha espresso le sue ragioni in merito al fatto che cambiare le regole in corsa per favorire o no l'uno o l'altro non è corretto.
Tutto ciò ha provocato l'ira dell'area favorevole a continuare il Governo Letta, tra cui i Bersaniani e i D'Alemiani, i quali, vedendo sfumata la modifica dello Statuto, vorrebbero rallentare il Congresso e magari rinviarlo, così da proteggere Letta e rimetterlo in gioco in una futura sfida con Renzi, eventualità non realizzabile a Dicembre se Letta sarà ancora Premier. L'unica vera certezza è allora il campo di battaglia delle Primarie, che si è già acceso alla festa democratica a Genova e che si rinfocola durante l'Assemblea. Importanti quindi gli interventi dei candidati alla segreteria: "La crisi non è quella del modello della destra a cui fare fronte. In questi ultimi 20 anni ci siamo stati anche noi al governo e, se non siamo stati capaci di interpretare il cambiamento in corso, la colpa è anche nostra." Queste le parole del Sindaco di Firenze, il quale aggiunge:" Dobbiamo smontare un pregiudizio: dobbiamo essere ambiziosi e voler governare da soli! Non stare a rimorchio. Essere un partito ambizioso significa stare al passo con il cambiamento e saper lasciare il segno. L'Italia ha perso posizioni perché anche noi non siamo stati capaci di intercettare il passo del cambiamento.", "Rifiutiamo la “logica della bandierina” tipica del PDL. L'Imu è una concessione ai nostri alleati nemici. Ci siamo cascati di nuovo e abbiamo lasciato che ci dettassero l'agenda politica italiana ancora una volta. Sono 20 anni che lo facciamo. Sembriamo il partito delle tasse e loro quelli che le vogliono togliere. Il modello dell'Imu è il giochino che non stiamo affrontando nel modo giusto e per il vero significato che ha. Se dettiamo l'agenda politica con proposte su occupazione e innovazione andiamo avanti, se cediamo alla nostalgia del “stavamo meglio quando stavamo peggio” non andremo da nessuna parte. Rispondiamo con l'idea di un paese più coraggioso, più semplice, più libero. Se non lo fa il PD non lo può fare nessuno. Non parliamo del governo Letta ma dell'Italia che vogliamo nei prossimi 20 anni."http://www.youdem.tv/doc/260369/assemblea-nazionale-pd-settembre-2013-matteo-renzi.htm
Parole forti anche per l'avversario di sinistra Pippo Civati, il quale, alla luce di recenti sondaggi, avrebbe scavalcato Gianni Cuperlo come anti-Renzi, trovando il suo punto di forza nel web e nel rapporto con la gente, come si è visto durante le varie feste democratiche svoltesi in tutto il Paese, nelle quali Civati si è dimostrato disponibile a rispondere a molteplici domande e a non compiere un comizio atipico, ma puntando invece ad eventi culturali con la presenza di personalità come Gustavo Zagrebelsky."Inizierei dal fatto che sono felice, che mi sento liberato dalla discussione delle regole . Noi siano un grande partito e dobbiamo discutere della sostanza; uscendo dal pessimismo, dallo spaesamento, facendo emergere prospettive con parole più chiare. Però sono a richiamarvi su alcune questioni. Non possiamo parlare del congresso senza parlare del Governo: dobbiamo dire che stiamo rinunciando alla nostra posizione per sostenere questa stabilità . Perché capisco le difficoltà ma se parliamo di eguaglianza non possiamo fare cose che portano alla diseguaglianza. Tanto più che il Partito Democratico si trova a dover fronteggiare una disaffezione che si è già manifestata: un elettore su tre non ci vota . Vorrei che sul piano politico i Democratici si rivolgano anche a Sel, al M5S, vorrei cioè che rappresentassimo la sinistra. Costruendo quindi un unico soggetto politico. Se non prendiamo i voti degli operai non possiamo poi andare alla corte di Marchionne. E quando parliamo di modernità, non cerchiamola nella destra, cerchiamola dentro di noi: perché non è vero che non ci sono alternative. Dobbiamo essere noi l’alternativa. Con una battuta: non siamo più giovani, solo nel PD sei giovane fino a 65 anni. E con leggi come la Fornero, possiamo esserlo per sempre: i giovani veri sono quelli che hanno 20 anni e che non ci capiscono. Concludo ricordando che leader, partito e proposta politica devono andare insieme.http://www.youdem.tv/doc/260371/assemblea-nazionale-pd-settembre-2013-pippo-civati.htm.


Giorgio Mineo







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