martedì 6 agosto 2013

 
SUGGESTIONI

Tra le tante cose che Silvio Berlusconi ha detto nel suo videomessaggio dopo la condanna, ce n'è una che si "incrocia" (forse) con delle dichiarazioni quasi simultanee del Presidente della Regione Siciliana Crocetta. Berlusconi ha detto: "una parte della magistratura [è] diventata un soggetto irresponsabile [...] che assurta ad un vero e proprio potere dello Stato. Questo nuovo ed illimitato potere dello Stato ha condizionato permanentemente la vita politica italiana dalle inchieste di Tangentopoli fino ad oggi. Dal '92 e '93 il corso della vita politica è stato letteralmente condizionato dall'azione fuorviante di una parte della magistratura che ha preteso di assurgere ad un ruolo di rinnovamento morale [...] mettendo fuorigioco i 5 partiti democratici che avevano governato l'Italia per oltre mezzo secolo e che, nonostante alcune ombre, avevano comunque assicurato il benessere e difeso la libertà e la democrazia dalla minaccia del comunismo". Crocetta ha detto: "Obama lo vuole e dobbiamo darglielo" riferendosi al Muos, sistema di comunicazioni satellitari per scopi militari. Queste due dichiarazioni si intrecciano? Se sì, come e perchè?



 

Berlusconi dice che la magistratura nel '92 ha fatto fuori partiti come la DC ed il Partito Liberale, fra tutti, che, "nonostante alcune ombre", hanno difeso l'Italia dalla minaccia rossa, facendola entrare nell'orbita U.S.A. e nelle alleanze atlantiche in nome della libertà e della democrazia. Oggi il soldato Crocetta (così qualcuno lo ha ribattezzato) "concede" il via libera al Muos di Niscemi: struttura, militare tra l'altro, che provocherebbe gravi danni alla salute dei siciliani. Ma come? Crocetta non aveva combattuto duramente contro il Muos? Cosa gli ha fatto fare marcia indietro improvvisamente? Il Presidente della Regione parla di "poteri forti", come quelli che fecero fuori, a parer suo, Enrico Mattei, presidente dell'Eni, morto nel '62: morto in un incidente aereo che incidente non fu; fu imprenditore non-liberale, appoggiò movimenti africani anti-colonialisti, sfidò l'impero economico statunitense, si guadagnò l'antipatia di quasi tutta la politica italiana: DC e Partito Liberale fra tutti. Ma quali sono questi "poteri forti"? Molti dicono che Mattei fu ucciso dalla CIA, alcuni dalla mafia. Crocetta, dunque, sostiene che gli stessi "poteri forti" di Mattei si stanno concentrando di lui, aprendo dei dossier sulla sua persona. Quello che sta accadendo è più grande dei suoi poteri, afferma. Del resto "Obama lo vuole", il Muos. Ecco: Berlusconi ha citato partiti che "nonostante alcune ombre" hanno sconfitto la spauracchio rosso (come del resto egli stesso lo ha sconfitto); tutto ciò mentre una parte della Sicilia è costretta a piegare la testa di fronte agli Stati Uniti, Sergio De Gregorio tira in ballo la CIA e Crocetta, che si paragona a Mattei, individua tra i suoi nemici mafiosi e non solo. Questa dichiarazione (ripetuta dal Cavaliere in piazza) e la situazione siciliana si "incrociano" (se si "incrociano") quando si pone la domanda: in Italia ed in Sicilia c'è e c'è stato un rapporto tra Stati Uniti e lotta contro le sinistre (della quale parlava Berlusconi)? Oppure: esiste un legame tra Sicilia, CIA, mafia, Muos, comunismo (combattuto da partiti ricordati nostalgicamente da Berlusconi, appunto) e anti-comunismo?


Intanto: cos'è la Sicilia? Vi rimando a Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa (fra tutti), in quanto, senza ombra di dubbi, più capaci nello rispondere. Posso solamente provarci, dunque: credo che la Sicilia sia un'entità fuori dal mondo e fuori dal tempo. "Una terra che brucia in mezzo al mare", le cui bellezze hanno ispirato poeti come Omero, Dante e Goethe; un'isola che ha visto molti conquistatori: dai Greci e Romani, agli Arabi e Normanni; dagli Spagnoli e Francesi, ai Borbone e al Regno d'Italia. La Sicilia non ha veramente voluto nessuno di questi: troppo pigri e stanchi (i siciliani) per ribellarsi, non abbastanza pigri e stanchi (i siciliani) per non lamentarsene. "La specificità interna del siciliano mi sembra l'assoluta astoricità. Egli è il prodotto di un territorio che non ha mai fatto parte di alcuna parte del mondo in epoca storica, che è stato occupato da nord, sud est, ma mai è stato assimilato". Sono (i siciliani) tante cose, tra cui: "gente acuta e sospettosa, nata per le controversie", "qualunque cosa possa accadere [...] (loro), essi la commenteranno con una battuta di spirito". "Il sonno [...] è ciò che i Siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portar loro i più bei regali". "[…] In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'. Siamo vecchi,[...], vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui noi abbiamo dato il 'la'; noi siamo dei bianchi quanto [...] la regina d'Inghilterra; eppure da duemilacinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è colpa nostra. Ma siamo stanchi e svuotati lo stesso."

Se tale legame [quello tra Sicilia, CIA, mafia, Muos, comunismo (combattuto da partiti ricordati nostalgicamente da Berlusconi, appunto) e anti-comunismo] esiste possiamo cominciare a narrare la Storia siciliana dal lontano 1891, cioè da quando i Fasci dei Lavoratori Siciliani (di matrice socialista) intrapresero la loro lotta contro il feudo nell'entroterra palermitano, proponendo un cambiamento nella società siciliana, allora basata sui privilegi. Nel giro di tre anni scioperi e manifestazioni furono sedati nel sangue, con mandante delle stragi lo Stato. Per la scontentezza dei feudatari la situazione non si stabilizzò: per molto tempo la Sicilia fu animata da proteste contadine, spicca il massacro di Riesi del 1919 (biennio rosso) dove 15 contadini vengono uccisi per ordine dell'ufficiale di polizia Ettore Messana. Ricordate questo nome: Ettore Messana. La Sicilia in quegli anni era dunque in grande fermento e ci volle l'avvento del Fascismo per ripristinare l'ordine. Mussolini disse: "La Sicilia è fascista fino al midollo!". È vero: lo disse ad un comizio, come quando una rockstar urla in ogni città che quella in cui si trova è la più "calda" del mondo. È anche vero che la rockstar Mussolini non lo disse ad ogni concerto. Ipotizziamo che lo pensasse veramente, per ora.
La storia continua...nel prossimo scritto !

Alberto Mannino
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 
 

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