sabato 31 agosto 2013

LUCIA E LA SANITA' DI QUESTI TEMPI


 
Nel governo Crocetta, il cui consenso è ai minimi storici da un pò, spicca un nome sicuramente altisonante: quello di Lucia Borsellino. Chi lo avrebbe detto vent'anni fa (quando la figlia del magistrato entrò in Regione) che Lucia sarebbe diventata niente poco di meno che Assessore della Salute? È però da spiegare ai detrattori della Borsellino, se detrattori esistono, che l'attuale Assessore non lavora in Regione per via del suo cognome. È stata assunta in Regione ai sensi e per gli effetti dell'Art. 14 Diritto di assunzione presso le pubbliche amministrazioni della Legge 302/90 Norme a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzatagesto di solidarietà o di giustizia, come molti lo ritengono; ma è un gesto inutile e goffo: un favoritismo che, per quanto solidale possa essere, è pur sempre un favoritismo. Non è che se nel tuo governo hai una persona col cognome Borsellino ora il tuo governo non è ipoteticamente colluso con la mafia, da chiedere questo a Lombardo. È un favoreggiamento inutile, perchè rischia di far entrare nella pubblica amministrazione persone incapaci. Non che la Borsellino sia incapace, anzi: laureata in farmacia; ha imparato, in questi anni, a collaborare fruttuosamente con la politica.

Sì, ok, magari è un gesto di solidarietà o di giustizia, come molti lo ritengono; ma è un gesto inutile e goffo: un favoritismo che, per quanto solidale possa essere, è pur sempre un favoritismo. Non è che se nel tuo governo hai una persona col cognome Borsellino ora il tuo governo non è ipoteticamente colluso con la mafia, da chiedere questo a Lombardo. È un favoreggiamento inutile, perchè rischia di far entrare nella pubblica amministrazione persone incapaci. Non che la Borsellino sia incapace, anzi: laureata in farmacia; ha imparato, in questi anni, a collaborare fruttuosamente con la politica.
Prima, quando a capo della Regione vi era il Presidente Lombardo e lei era Dirigente Generale all'Assessorato della Salute, la nostra aveva collaborato con ottimi risultati con l'ex Assessore Massimo Russo (ex magistrato impegnato nella lotta alla mafia, amico di Borsellino padre) che, per volere di Lombardo, aveva inaugurato un piano sanitario che consisteva sostanzialmente nella centralizzazione delle risorse e del potere sanitario e quindi nella chiusura di strutture sanitarie minori, come ad esempio i punti nascita della Regione che effettuavano un numero di parti inferiore a 500 all'anno. L'Assessore Russo, dunque, puntava a creare dei grandi poli sanitari d'eccellenza, ritenendo che le prestazioni sanitarie fornite da questi dessero più sicurezza all'utenza sanitaria. L'emblema di tale politica sanitaria voluta da Lombardo, Russo e appoggiata da Borsellino è l'attivazione del servizio di elisoccorso regionale nell'isola di Pantelleria, al fine di collegarla con il maggiore territorio siciliano. Non mancarono le proteste però, soprattutto di coloro che vivono distanti da tali poli sanitari: come le partorienti di Pantelleria, protagoniste di singolari proteste, che si trovavano e si trovano costrette, per partorire, a dover prendere l'elicottero e andare a Palermo o a Trapani.

Poi Lombardo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, si dimette ed il nuovo Presidente della Regione diventa Crocetta. Questo si impegna in cambiamenti nella sanità: abbandona le politiche dell'ex Lombardo e promette finanziamenti e risorse a quelle strutture minori che nel precedente governo avevano visto ridursi il budget. Sostanzialmente una sanità non più centralizzata ma capillare: per esempio il Presidente della Regione spera in fondi stanziati dal ministero per potenziare il centro nascita di Pantelleria. Per attuare queste nuove politiche sanitarie nomina Assessore Lucia Borsellino. "Scelta per le sue capacità" aveva sostenuto il leader del Megafono. Noi, tra le capacità della Borsellino, avevamo trovato quella di saper "collaborare fruttuosamente con la politica". Recentemente, a Nicosia, una donna, dopo aver partorito il figlio senza vita, è morta anch'essa in attesa dell'eliambulanza, non essendo disponibili posti di rianimazione negli ospedali più vicini, eliambulanza in ritardo di ore per un'avaria tecnica in volo. Insomma: Lombardo, Russo, Borsellino volevano potenziare l'elisoccorso; Crocetta, Borsellino gli ospedali dei piccoli centri. L'elisoccorso ha ciccato l'intervento, gli ospedali dei piccoli centri vicini erano al completo. Due governi non hanno concluso niente.                                                                             





                                                                    Alberto Mannino




 

 

 

 

 
 

 


 

 
 

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