mercoledì 29 maggio 2013

Le peripezie del Governo


Letta, no tempi incerti 18 mesi per le riforme

Pd spaccato: Finocchiaro all'attacco di Giachetti

Foto ANSA
"E' molto importante che ci sia con chiarezza il senso dell'urgenza e quindi il senso del tempo. Non si può cominciare oggi un percorso dai tempi indefiniti. Servono tempi certi, 18 mesi per me sono un tempo giusto". Così il premier Enrico Letta al Senato.
"Quella di oggi - ha sostenuto il presidente del consiglio - è una occasione da cogliere fino in fondo".  Il premier parla di "dovere necessario" dopo i diversi segnali che hanno dato i cittadini italiani e le numerose occasioni perse in molti anni.
Letta ha quindi aggiunto che "la legge elettorale va cambiata, sarà parte fondamentale del processo di riforme perché l'attuale legge non è giusta per le esigenze. Va cambiata ma sappiamo che dobbiamo far sì che sia un percorso fatto insieme con larga condivisione".
Il deputato Pd Roberto Giachetti ha annunciato, durante l'assemblea del gruppo Pd alla Camera, che non ritirerà la mozione che chiede il ripristino del Mattarellum.
Trentaquattro deputati - tutti i renziani, Pippo Civati e due prodiani - hanno votato contro la relazione del capogruppo Roberto Speranza che chiedeva a Roberto Giachetti di ritirare la mozione. Ci sono stati cinque astenuti tra i veltroniani.
'RISPETTEREMO OBBLIGHI E PROGRAMMA VOTATO CAMERE'- Dopo la chiusura della procedura di infrazione per extradeficit l'attuale governo assicura "l'impegno di rispettare gli obblighi assunti in sede europea e di applicare il programma sul quale il Parlamento ha votato la fiducia". Lo scrive in una nota il premier Enrico Letta. 

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