giovedì 18 aprile 2013

Elezioni Presidente della Repubblica


Flop Marini, Pd-Pdl per la scheda bianca M5S: avanti Rodota', Prodi solo se rinuncia

In corso 2/a votazione, alla prima Marini sotto il quorum di 151. Per Rodota' 240. M5S insiste: avanti Rodota', Prodi solo se rinuncia. Scelta Civica verso astensione

Foto ANSA
La candidatura di Franco Marini fa flop. I dati della prima votazione mostrano che il candidato al colle, fermandosi a quota 521, ha avuto 151 voti in meno del quorum necessario (pari a 672 voti, i due terzi del plenum) Il bacino potenziale dal quale partiva il candidato al colle era di 745 voti: Pdl, Lega, Fratelli d'Italia, Pd (tranne i 51 renziani) Scelta Civica. Ebbene, rispetto al serbatoio complessivo Marini ha avuto 224 voti in meno. Stefano Rodotà, candidato dal movimento cinque stelle, ha avuto molti più voti rispetto ai 163 di partenza: all'ex presidente dell'autorithy per la privacy sono andati 240 voti, 77 di più: 45 sono di Sel, altri 32 sono venuti probabilmente dal Pd. Coloro che non hanno votato per Marini, hanno manifestato il loro dissenso in vari modi: La scheda bianca è stata la scelta fatta da 104 grandi elettori. Molti Renziani hanno votato per l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che ha avuto 41 voti. Romano Prodi ha avuto 14 voti, Emma Bonino 13, Massimo D'Alema 12. In dieci hanno votato per la riconferma di Giorgio Napolitano, altri sette hanno dato la preferenza a Anna Finocchiaro, in due hanno votato per il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e per il premier Mario Monti. Ci sono state 18 schede disperse (voti andati a candidati che hanno avuto una sola preferenza), mentre altre 15 schede sono state considerate nulle. In totale, i parlamentari che non hanno votato per Marini sono stati 478.

Foto ANSA
"Perché Bersani ha fatto tutto questo? Perché ha paura di vincere...". Il leader di Sel Nichi Vendola, intercettato dai cronisti in Transatlantico, commenta 'l'affondò di Bersani sulla candidatura Marini citando il film di Andò "Viva la libertà" in cui il protagonista, uomo politico, parla appunto della paura di vincere. "E' inaccettabile - aggiunge - che chi ha il boccino nelle mani per eleggere il presidente della Repubblica poi decida di passarlo nelle mani di Berlusconi".

GRILLO: ARRENDETEVI - "Nessuno ha spiegato a Bersani che l'Italia è cambiata, che non vuole più accordi sottobanco con lo psiconano. La guerra è finita, arrendetevi. Liberateci per sempre dalla vostra presenza". Così Beppe Grillo. "Capranica é l'ultima raffica dell'inciucio", scrive paragonando le vicende del Pd agli ultimi tempi di Mussolini. "Noi andiamo avanti con Rodotà". Lo conferma Roberto Fico, di M5S,, chiarendo che il nome di Prodi potrà essere votato "solo se tutti i candidati M5S prima di lui nella rosa dovessero rinunciare". "Faccio un appello a Vendola e a Sel affinché votino Rodotà fino all'ultimo, perché se cambiassero non sarebbero seri e si metterebbero insieme a chi vuole solo perpetuare questo sistema che, invece, noi vogliamo cambiare" aggiunge Fico. "Il Pd faccia ora un gesto audace. Come quello che abbiamo fatto noi" commenta anche Sergio Puglia che esclude in prospettiva la prospettiva di una convergenza con il Pd sul nome di Prodi, nonostante il Professore sia nella rosa dei candidati M5S. "Prima di arrivare a Prodi si devono ritirare Rodotà, Zagrebelsky, Bonino e gli altri che sono davanti a lui". Per Carla Ruocco con Rodotà e il suo successo "abbiamo spaccato. Ora quelli del Pd non sanno più come riorganizzarsi". "Ringrazio sinceramente i grandi elettori che mi hanno votato. Ringrazio allo stesso modo i molti che diversamente e con generosità stanno sostenendo la mia candidatura". Lo ha detto all'ANSA Stefano Rodotà.
ALFANO, PD BIANCA?SI CERCHI SOLUZIONE IDONEA - "Il Pd comunica di votare scheda bianca alla seconda e alla terza votazione. Ne prendiamo atto e invitiamo tutti a impegnare questo tempo per individuare la soluzione più idonea per eleggere il capo dello Stato alla quarta votazione". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano. "Questa mattina Franco Marini candidato del Pd a noi posto e da noi lealmente votato, pur non raggiungendo il quorum dei due terzi previsto dalla Costituzione per i primi tre scrutini ha comunque superato la maggioranza degli aventi diritto al voto". Lo afferma il segretario del Pdl Angelino Alfano, in merito all'elezione del Capo dello Stato.
RENZIANI ATTENDONO 'SEGNALE' RINUNCIA MARINI -  I 'grandi elettori' che nel Pd fanno riferimento a Matteo Renzi attendono un segnale, da Pierluigi Bersani o ancor più dallo stesso Franco Marini con un passo indietro dell'ex presidente del Senato in vista della seconda chiama per l'elezione del Presidente della Repubblica. In pratica, questo sarebbe il loro orientamento, se la scheda bianca del Pd alla seconda chiama fosse solo una tecnica per "congelare" Marini fino al quarto scrutinio, quando non sarà più necessaria la maggioranza qualificata per eleggerlo, i renziani potrebbero insistere in un voto alternativo, puntando soprattutto su Sergio Chiamparino: l'ex sindaco di Torino ha totalizzato 41 voti, una decina in meno di quelli su cui possono contare i fedelissimi del sindaco rottamatore, e che, secondo l'entourage di Renzi, in questo caso potrebbero anche crescere di numero. Diverso, invece, sarebbe l'atteggiamento renziano se la scheda bianca del Pd fosse una sorta di time-out per ridiscutere le scelte uscite dall'assemblea di ieri sera. Ma perché questo sia considerato verosimile sarebbe necessario un pronunciamento di Bersani o, ancor di più, il passo indietro di Marini che, viene fatto, notare, "non e stato votato dalla metà del suo partito". Per Walter Veltroni "il risultato della prima votazione per il presidente è talmente chiaro che insistere su questa strada sarebbe un grave errore".  Per Giuseppe Fioroni "Chi ha rovesciato il tavolo adesso trovi la soluzione e la soluzione non può essere un altro candidato che rappresenti le larghe intese. Con questo voto le larghe intese sono state bocciate". L'esponente ex Ppi, analizzando la votazione e il numero di voti mancanti nel Pd, ironizza: "Sono più i franchi tiratori che hanno votato Marini degli altri...Io sono il franco tiratore di Marini".

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