mercoledì 17 aprile 2013

SEZIONE POLITICA

Bersani: 'Stasera nome per scelta condivisa' Rodota' accetta, e' il candidato di Grillo

E' ex presidente Senato nome su cui Pd, Pdl e Scelta Civica potrebbero convergere. Gabanelli, continuo a fare la giornalista. Rodota' accetta, e' il candidato di Grillo

17 aprile, 20:26
Bersani: 'Stasera nome per scelta condivisa' Rodota' accetta, e' il candidato di Grillo
Sarebbe l'ex presidente del Senato Franco Marini il nome su cui Pd, Pdl e Scelta Civica potrebbero convergere. E' quanto si apprende da fonti Pd e Pdl in vista delle assemblee dei gruppi sia dei dem sia del Pdl.
"Ci sono condizioni per scelta condivisa. Mi pare che la ricerca di una soluzione ampiamente condivisa sia a buon punto". Così Pier Luigi Bersani.
Pier Luigi Bersani avrebbe presentato, a quanto si apprende, in un colloquio telefonico a Silvio Berlusconi la rosa dei candidati al Quirinale. Dalla rosa, composta da più nomi, le personalità prese in considerazione dal Cav, in queste ore, sarebbero Amato, D'Alema e Marini, che il leader Pdl avrebbe già incontrato.
PD, NESSUNA ROSA PRESENTATA, SI RAGIONA CON TUTTI - "Nessuna rosa è stata presentata a Berlusconi. Si ragiona da giorni su diverse possibilità con tutte le forze parlamentari per arrivare ad un nome largamente condiviso". Lo precisa il Pd in una nota.
GRILLO, ANDIAMO A PRENDERE POLITICI SOTTO CASA - "Se l'avessi fatto io cosa avrebbero detto? Cosa avreste pensato? Mi sareste venuti a prendere a casa, a rompermi il culo. Ecco In Spagna li aspettano sotto casa, vanno sotto casa dei ministri. Dobbiamo farlo anche noi". Così il leader del M5S Beppe Grillo commenta a Maniago la notizia di un incontro segreto che ci sarebbe stato tra Bersani e Berlusconi.
GRILLO, CANDIDATO E' RODOTA', HA ACCETTATO - "Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli e Gino Strada ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che sarà il candidato votato dal M5S": lo dice Beppe Grillo in un tweet. Sul suo blog, sotto una grande foto di Stefano Rodotà, Grillo rende noto che è il giurista il candidato alla presidenza della Repubblica del Movimento 5 Stelle. Con Strada, Grillo racconta di aver avuto una telefonata nel pomeriggio: "Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli, ho chiesto a Gino Strada che ha optato per la candidatura di Rodotà". Subito dopo, il leader 5 Stelle, ha contattato lo stesso Rodotà: "L'ho chiamato e ha accettato di candidarsi".
GRILLO, RODOTA' HA 80 ANNI MA HA FATTO I SALTI - "Stefano Rodotà ha 80 anni ed è fuori dal giro da un po', ma alla notizia della candidatura ha fatto i salti e ha detto 'Sono a disposizione'. E' troppo vecchio? Forse, ma noi sosteniamo lui". Lo ha detto Beppe Grillo durante un comizio elettorale a Maniago.
STRADA, CONTINUO CON EMERGENCY, BENE RODOTA' - Gino Strada rinuncia alla sua candidatura al Quirinale, avanzata dal Movimento 5 Stelle, e indica in Stefano Rodotà la persona giusta da portare al Colle. "Credo sia meglio continuare a fare il mio lavoro - afferma il fondatore di Emergency - e faccio tanti auguri a Rodotà".
VENDOLA, SE PROVE GOVERNISSINO PD-PDL NON CI STO - "Se le intese, gli accordi e i dialoghi" che sono in corso in queste ore sul futuro Presidente della Repubblica costituiscono "la prova d'orchestra di un governissimo allora esprimiamo la nostra radicale contrarietà". Lo dice Nichi Vendola parlando in sala stampa a Montecitorio ."Siamo a un punto decisivo - dice Vendola - si decide non solo chi andrà al Quirinale, ma il futuro politico del paese. Metto due punti fermi: primo, se le intese sul Colle fossero le prove d'orchestra per un governissimo non potremmo che esprimere contrarietà, perché sarebbe una risposta antitetica alla domanda venuta dal voto". Inoltre, "dobbiamo cogliere il terreno avanzato che ci offre M5S, facendo la tara alle polemiche". Per Vendola la rosa di nomi fatta da Grillo è "una importante base di dialogo, nella quale sono rappresentate tutte le sfumature della sinistra. Il presidente della Repubblica deve avere una larga e lunga maggioranza, capace di proiettarsi fuori dalla politica". Quello che è importante, ha precisato, è evitare di andare "nella direzione degli inciuci". Il leader di Sel si dichiara quindi pronto a brindare se il nuovo Capo dello Stato sarà il garante della Costituzione eletto con un voto più largo visto che dovrà godere di una lunga maggioranza , e non il garante di una nomenclatura, dimostrazione dell'afasia di un ceto politico". Il leder di Sel risponde alle domande dei cronisti che lo interpellavano sui nomi che stanno circolando per il Quirinale in queste ore, in particolare Giuliano Amato, Massimo D'Alema e Franco Marini.
INCONTRO BERSANI-VENDOLA - E' in corso nella sede del Pd un incontro tra il segretario Democrat Pier Luigi Bersani e il leader di Sel Nichi Vendola per fare il punto sull'elezione del presidente della Repubblica.
FICO, SE BERSANI DICE NO A RODOTA' SCOMPARE - "Il nostro candidato è Stefano Rodotà: il Pd non ha un solo motivo valido per non votarlo. O lo vota o come partito non ha più motivo di esistere". Così il deputato M5S Roberto Fico dopo la rinuncia di Gino Strada alla candidatura per il Colle per il Movimento.
GABANELLI, CONTINUO A FARE LA GIORNALISTA - "Continuo a fare la giornalista". Così Milena Gabanelli in un articolo sul Corriere.it annuncia il suo rifiuto alla candidatura per il Quirinale. "Non è stata una riflessione serena - afferma - ma solo attraverso il mio lavoro provo a cambiare le cose". "Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno visto in me una professionista sopra le parti e quindi adeguata a rappresentare l'inizio di un cambiamento nel Paese - scrive la giornalista -. Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio; il riconoscimento che in questi giorni ho ricevuto mi commuove, e mi imbarazza". "Certamente non mi sono mai trovata in una situazione dove sottrarsi è un tradimento e dichiararsi disponibile un segno di vanità - prosegue -. Forse non si sta parlando di me, ma dell'urgenza di dare un volto a un'aspettativa troppo a lungo tradita. Che io non avessi le competenze per aspirare alla Presidenza della Repubblica mi era chiaro sin da ieri, ma ho comunque ritenuto che la questione meritasse qualche ora di riflessione. E non è stata una riflessione serena". "Quello che mi ha messo più in difficoltà in questa scelta - sostiene ancora - è stato il timore di sembrare una che volta le spalle, che spinge gli altri a cambiare le cose ma che poi quando tocca a lei se ne lava le mani. Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell'agire in prima persona é tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio". "Io sono una giornalista - conclude -, e solo attraverso il mio lavoro - che amo profondamente - provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto".
GRILLO,BERSANI RESPONSABILE SUICIDIO STATO - "Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d'ordine del pdmenoelle". Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog in cui denuncia 'l'inciucio' in atto tra Pd e Pdl. "Sono stati scelti in particolare due nomi: D'Alema e Amato - sottolinea Grillo - Due personaggi di garanzia giudiziaria al posto di una figura di garanzia istituzionale. Il presidente della Repubblica è il capo del Consiglio Superiore della Magistratura, la influenza, può indirizzarne il comportamento. Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D'Alema, il principe dell'inciucio, e Amato, l'ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali. Dopo l'occupazione del Tribunale di Milano da parte dei suoi parlamentari, vorrebbe occupare anche il Quirinale. Dal suo punto di vista è un legittimo obiettivo, per Bersani è il suicidio della Repubblica di cui lui e solo lui sarà il responsabile".
ZACCAGNINI, DA GRILLO NO TRAPPOLA, PD SI FIDI DI NOI - "L'apertura di Grillo non è una trappola, di noi ci si può fidare". Lo dice il deputato del M5S Adriano Zaccagnini. "Se il Pd non coglie questa apertura perderebbe un'opportunità storica e brucerebbe ogni possibilità di dialogo. E questo sarebbe un peccato non per noi, ma per tutta l'Italia". 
"Quella di Grillo non è una trappola è un'opportunità che il Pd deve cogliere: quello che noi diciamo lo facciamo" ripete Zaccagnini secondo il quale gli attacchi di Grillo dal suo blog non indicano una chiusura rispetto a ieri, sono solo un avvertimento "preventivo". "Quello che noi diciamo lo facciamo, noi non facciamo i bluff come la vecchia politica " dice ancora Zaccagnini che chiede convergenza sul nome del candidato 5 Stelle. "Se c'é una convergenza su questo poi tutto il resto viene da sé. Se ad esempio passasse la Gabanelli poi si potrebbe trovare un'intesa su Rodotà premier" azzarda Zaccagnini. Quanto ai nomi, "noi siamo duri e puri ma non siamo cretini" continua il giovane deputato che chiede anche rispetto per le modalità di decisione del Movimento. Prodi, ricorda, è nella rosa di nomi votata dalla Rete ma è molto in basso: se alla quarta chiama il M5S dovesse trovarsi ad optare per il prof bolognese, quindi, "avremmo bisogno di tempo per sentire la base". L'ideale sarebbe arrivare a lunedì anche valutando la possibilità di votare scheda bianca, sostiene.
GRILLO, BERSANI VOTI I NOSTRI, POI SI DIALOGA - "Il Pd voti con noi per il Colle. Poi vediamo. Possiamo convergere sull'anticorruzione, contro il conflitto di interessi e sull'incandidabilità della Salma. Bersani si prenda le sue responsabilità, sarebbe il primo passo per governare insieme". Lo afferma il leader del M5S, Beppe Grillo, al Fatto quotidiano. Milena Gabanelli, spiega Grillo, "non l'ho ancora sentita. Non sono certo che accetti l'ipotesi. Ma, appunto, i nostri cittadini hanno scelto il loro nome, in completa autonomia. E hanno indicato una persona perbene, in grado di svolgere quel compito in grande libertà. Gli altri hanno commentato: sarebbe la Repubblica delle manette. Magari, dico io". Se Gabanelli e Gino Strada non accettano, aggiunge Grillo spiegando che "é molto probabile", "il terzo nome è Stefano Rodotà", ma, prosegue, "mi sembra molto più probabile che il presidente venga eletto prima del terzo scrutinio grazie a un accordo tra il Pd e il Pdl. E questo accordo non passa dai nomi che noi proponiamo". Alla domanda se gli piacerebbe Prodi come capo dello stato, Grillo replica: "Non lo so, onestamente", "non è certo l'uomo del cambiamento". E al Pd fa sapere: "Se poi vogliono presentare Giuliano Amato, il braccio destro di Craxi, facciano pure". Su Napolitano, Grillo afferma: "E' stato una delusione. Voleva solo sapere se davamo la fiducia al Pd. Ci siamo lasciati in un modo, poi è tornato coi saggi. Per prendere tempo".
CRIMI, INCONTRO PD-M5S? SI', NO, CHISSA'... - Ci sarà l'incontro tra Pd e M5S sul nome da scegliere per il Quirinale? "No. O forse sì. E' una situazione in divenire, chissà". Così il presidente dei senatori del MoVimento 5 Stelle, Vito Crimi, risponde ai cronisti al Senato ribadendo la posizione del movimento di Grillo. "Abbiamo deciso di votare Milena Gabanelli. Incontrarci per ribadire le solite cose mi sembra un esercizio inutile". "E' anche una forma di rispetto - conclude - per il Pd perché riunirci per raccontarci le stesse cose è ingeneroso".

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