martedì 23 aprile 2013

Matteo Renzi in ascesa


Orfini lancia Renzi Premier. Nel PD cresce sostegno per Matteo.

La "bomba l'ha lanciata ieri sera, in diretta, Matteo Orfini a Piazza Pulita: «Domani in direzione proporrò Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio». «Mi piacerebbe - ha dichiarato  - sapere se Renzi, che rivendica il suo coraggio e la sua voglia di dare un contributo, se la sente di accettare un'ipotesi del genere. Penso che la sua sarebbe un candidatura in grado di sfidare tutti sul terreno del Governo. Come è noto gli elettori del M5S apprezzano molto quello che dice Renzi, così come fanno quelli del Pdl». 

Stamattina, la valutazione di Roberto Speranza: «Il nome di Renzi incontra senz'altro il favore del Pd perchè è una personalità di primissimo piano e trova un'assoluta sintonia con la dirigenza del partito», dice il capogruppo Pd alla Camera, che non esclude tra le ipotesi anche quella che sia il sindaco di Firenze il candidato premier da proporre a Napolitano. «Però - aggiunge Speranza - non è corretto che noi, prima di andare alle consultazioni iniziamo a ragionare di nomi. La competenza è tutta del Presidente della Repubblica, in un passaggio difficile. Fare una discussione sui nomi senza interloquire in alcun modo con il Capo dello Stato non mi sembra il modo migliore di ragionare». Poi però incalzato su questa ipotesi Speranza continua a Radio 24: «È un nostro dirigente, è un nostro sindaco, ha tutte le qualità. Ha partecipato alle primarie, è stato votato da un milione di italiani, poi ci sono posizioni politiche diverse e il dibattito è aperto ma rispetto a Renzi non è certo dal Pd che arriverà alcun ostracismo o alcun veto».

Riguardo alla posizione di Matteo Orfini che ha intenzione di proporre oggi stesso nella direzione del partito la nomina di Renzi premier, Speranza commenta a Radio 24: «Orfini ha fatto un intervento che rispetto e ribadisco che non c'è un problema di merito su Renzi, ma io che rappresento tutti i parlamentari del Pd ho l'obbligo della cautela». Su Bersani lo descrive «assolutamente sereno. Si è assunto la responsabilità per conto di tutti come generosamente ha sempre fatto in questi anni e penso che oggi vorrà comunicare il suo punto di vista su quello che è accaduto». - e continua a Radio 24: «Bersani è un leader che ci ha guidato e che ha rappresentato il Pd facendo assolutamente bene in questi anni. È una persona generosissima e ha deciso di assumersi la responsabilità per conto di tutti. È facile scaricare tutto su Bersani quando in tanti non hanno fatto fino in fondo la propria parte. Però un capo lo è per davvero se a un certo punto si assume fino in fondo la propria responsabilità. Con le dimissioni ha voluto dare uno choc al Pd, perchè per troppo tempo sono stati commessi errori e poi c'era sempre uno che pagava per conto di tutti. Con le dimissioni vuole aiutare un percorso di responsabilizzazione». 

Stamattina anche Debora Serracchiani ha valutato positivamente il nome del sindaco di Firenze: «Renzi premier? Trovo che il suo nome sia giustissimo e non capisco perché non dovrebbe esserlo. L'ho detto un mese e mezzo fa e ho preso randellate dal mio partito. In questo momento è la persona che riesce a raccogliere maggiore consenso, fiducia e maggiore speranza, perché riesce a parlare oltre il recinto del Pd e riesce probabilmente a rappresentare di più e meglio le istanze che vengono da un elettorato che ormai è assolutamente mescolato, che non ha più un'ideologia radicata e che va a votare non più soltanto 'in alto a sinistrà ma semplicemente le persone», ha detto il neogovernatore del Friuli Venezia Giulia intervenendo ad Agorà, su Rai Tre. 

Anche la vecchia guardia interviene sul nome di Renzi: intervistato oggi sul Foglio da Claudio Cerasa, il sindaco di TorinoPiero Fassino, nonchè ex segretario dei Ds, spiega perchè il Pd dovrebbe chiedere a Napolitano di dare subito l'incarico a Renzi per Palazzo Chigi. «La persona migliore per guidare un esecutivo del presidente- dice Fassino- oggi si chiama sicuramente Matteo Renzi. Io sono favorevole alla sua candidatura. Perchè se dobbiamo assumerci delle responsabilità di governo allora bisogna farlo da posizioni di forza e non di debolezza e quindi è giusto che il Pd metta in campo l'uomo forte che rappresenta la capacità di novità. Già da adesso, come direbbe Matteo».



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