martedì 30 aprile 2013

USA VS SIRIA?


Siria: Obama, uso armi chimiche cambia nostra strategia

'Sappiamo che sono state usate, ma non da chi e quando'

Foto ANSA
NEW YORK - "Sappiamo che le armi chimiche in Siria sono state usate, ma non sappiamo ancora quando, da chi e dove": lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, nel corso di una conferenza stampa. "La prova che sono state usate armi chimiche cambierebbe tutto, farebbe rivedere tutta la gamma delle nostre risposte strategiche". E' necessario continuare ad investigare, "per raggiungere certezze", perché giudizi affrettati potrebbero rendere più difficile mobilitare la comunità internazionale, ha detto ancora Obama, aggiungendo di aver già chiesto da un anno "a pentagono e intelligence" di preparare opzioni per una azione Siria.
Poi il presidente degli Stati Uniti ha anche risposto a chi gli ricordava le critiche su presunte falle dell'Fbi che avrebbe trascurato alcune segnalazioni su uno degli attentatori. "L'Fbi ha fatto il suo dovere e sono orgoglioso di come le forze hanno lavorato sul caso di Boston". "Le autorità russe sono state molto collaborative con noi nelle indagini sulle bombe di Boston", ha aggiunto.
''Sono fiducioso che grazie agli sforzi di questi giorni al Congresso si possa raggiungere un'intesa bipartisan su una riforma migratoria che sia all'altezza delle aspettative", ha detto Barack Obama parlando alla Casa Bianca.
Barack Obama ha anche parlato, in conferenza stampa, di Guantanamo: "Guantanamo resta uno strumento di reclutamento di terroristi, non necessario. Continuo a pensare come nel 2008 che vada chiusa". Lo ha detto Barack Obama in una conferenza stampa. Si tratta di una prigione, ha detto il presidente Obama "non necessaria per la sicurezza Usa, costosa, non sostenibile e dannosa per la nostra immagine internazionale" e per il futuro "esamineremo ogni opzione". E' stato il Congresso a non volerla chiuderla, ha aggiunto. "Capisco la volonta’ di combattere il terrorismo, ma dobbiamo pensare anche a chi siamo, a come affrontare questo problema. Per questo ho chiesto al mio staff di rilanciare il dialogo per trovare assieme al Congresso un modo per chiudere Guantanamo’’.
"La comunità gay sappia che merita piena uguaglianza, non solo tolleranza. Fa parte a pieno diritto della famiglia americana", ha ancora detto Obama confermando di aver chiamato il cestista Jason Collins, che ieri ha fatto 'coming out'. "Un grande gesto" ha detto Obama. "Sono molto orgoglioso di lui", ha aggiunto Barack Obama tornando apposta sui suoi passi, sul podio della sala stampa della Casa Bianca al termine della sua conferenza stampa, pur di commentare davanti alle telecamere lo storico 'coming out' di questo cestista nero. "Con il gesto di Jason Collins - ha aggiunto Obama tutto il Paese ha fatto un importante passo avanti sul fronte dell'uguaglianza da parte di tutti i cittadini". Intanto, a partire dal 'cinguettio' di Barack Obama di ieri, twitter è invaso da messaggi di sostegno con l'hashtag, la parola chiave #equality, uguaglianza.

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