lunedì 15 aprile 2013

SEZIONE RAPPORTI INTERNAZIONALI - GUANTANAMO E L'AVALLO DELLA CHIESA


Il monsignore benedice Guantanamo
"In Vaticano stiamo con gli Usa"




CODICEDATACLASSIFICAZIONEFONTE
02VATICAN29818/01/2002CONFIDENTIALEmbassy Vatican
Questo testo è un estratto parziale del dispaccio originale. Il testo completo del dispaccio originale non è disponibile
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C o n f i d e n z i a l e vaticano 000298

Sipdis

Havana for nigro, eur/we for mennuti,

E.o. 12958: decl: 19/01/2012
Tags: ag, cu, mops, phum, prel, vt

OGGETTO: Il Vaticano segnala occhi attenti su Guantanamo


Classificato da: Ambasciatore R. James Nicholson – motivo 1.5 (b,d)

1. (C) Il responsabile del Vaticano per l’Afghanistan e il Pakistan ha informato il 16 gennaio l’addetto politico-economico che il trattamento USA dei detenuti nella base di Guantanamo e altrove è diventato una questione importante nei suoi incontri in Vaticano, sia interni sia con diplomatici stranieri. In particolare Monsignor Mariano de Montemayor ,

CONFIDENZIALE - Pagina 02 Vaticano 00298 190706z

responsabile Vaticano, ha parlato ripetutamente di conversazioni con un diplomatico russo ritenuto un elemento dei servizi di informazione, Dmitry Shtodin. Monsignor Monetmayor ha raccontato che la Federazione Russa sta studiando attentamente il trattamento USA dei detenuti cercando precedenti utili per giustificare il proprio trattamento dei prigionieri ceceni.


2. (C) Montemayor ha dichiarato che il problema del trattamento dei detenuti potrebbe anche assumere importanza all’interno del Vaticano dove un acceso dibattito interno è finito con il solido appoggio del Vaticano, con alcune riserve, alla campagna guidata dagli Stati Uniti. Montemayor ha ripetuto all’addetto politico-economico commenti precedenti circa certe voci vaticane che, temendo l’emergere di un disastro umanitario, hanno esercitato pressione per una posizione vaticana meno ben disposta nei confronti degli Stati Uniti. Ha notato con soddisfazione che, contrariamente alle aspettative di coloro che avevano assunto una posizione negativa, l’intervento USA ha chiaramente migliorato la situazione umanitaria in Afghanistan. Il modo in cui gli Stati Uniti decideranno di trattare i detenuti di Guantanamo può dimostrarsi il prossimo ostacolo all’attuale sostegno unanime in Vaticano. (Nota: Montemayor si stava probabilmente riferendo a persone del ramo assistenziale del Vaticano – [Il Consiglio Pontificio] Cor Unum – che sono tradizionalmente critiche dell’ “unilateralismo” americano.
.

3. (C) COMMENTO: Figlio di un alto ufficiale della marina argentina, Montemayor ha detto in passato che lui e la sua famiglia sono vissuti sotto minaccia e con agenti di polizia assegnati alla loro protezione. Il suo passato argentino pare essenziale per i suoi aspri giudizi del terrorismo di al-Qaeda. Effettivamente Montemayor ha riferito come il suo interlocutore russo sia stato preso alla sprovvista dalla sua “mancanza di sentimenti affettuosi” nei confronti dei detenuti di Guantanamo. Da argentino, Montemayor ritiene che gli Stati Uniti si muovano in

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acque familiari, legalmente ed eticamente, nel loro approccio in evoluzione ai detenuti di Guantanamo e al caso John Walker. “I tribunali militari argentini di un tempo vedranno presto i loro omologhi americani?” si è chiesto.

Nicholson


Traduzione a cura di www.znetitaly.org

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