lunedì 22 aprile 2013

Renzi verso il nuovo PD


Renzi: cambiamo il Pd per cambiare l'Italia. 

Il sindaco in un'intervista: 'Un anno di governo e poi al voto'

Foto ANSA
"Cambiamo il partito per cambiare l'Italia", "la mia ambizione è cambiare l'Italia e cambiare un partito che riflette sul suo ombelico". Così Matteo Renzi in un'intervista a Repubblica lancia la sua sfida: è pronto a candidare il suo progetto per un "nuovo riformismo". "Il Pd è in un angolo - osserva -. O ne esce oppure salta in aria". Finora il partito "ha avuto una strategia perdente in quasi tutto. Ha inseguito le formule e i tatticismi regalando la leadership della discussione una volta a Grillo, una volta Berlusconi". Renzi invita il partito a farsi "avanti con le sue idee" e a imporle al nuovo governo. A partire dal tema del lavoro, "la vera emergenza": "Bisogna semplificare e sburocratizzare".
Renzi insiste anche sul taglio "ai posti della politica" e su "via il finanziamento pubblico dei partiti". Il sindaco di Firenze sottolinea di non essere interessato alla "discussione sulle larghe intese o su Berlusconi". "Pensiamo a quel che si deve fare. Tutti sanno che io sono per andare a votare subito, ma è evidente che dopo la conferma di Napolitano al Quirinale le urne sono improbabili". L'esecutivo nascente dovrebbe a suo avviso durare "il meno possibile", "se in sei mesi o un anno realizza un po' di questi interventi, ci guadagna il Pd e il Paese". Su chi dovrebbe guidare il governo Renzi invita il Pd a metterci "la faccia" Fabrizio Barca? "Non ho capito qual è il suo progetto. Ci vedremo". Nichi Vendola sul Quirinale "ha sbagliato": "inaccettabile insistere su Rodotà davanti alla disponibilità di Napolitano". Renzi apre al presidenzialismo: "Spero - dice - che questa sia stata l'ultima volta di un capo dello Stato eletto in questo modo", "perché non coinvolgere direttamente i cittadini evitando questo tifo da stadio?".
DOMANI LA DIREZIONE, SI DECIDE LINEA IN VISTA DELLE CONSULTAZIONI  - Si riunirà domani la direzione del Pd che dovrà decidere la linea in vista delle consultazioni che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano farà per formare un governo. La direzione si annuncia delicatissima dopo le lacerazioni che hanno portato alle dimissioni dell'intera segreteria. Nella riunione, infatti, si deciderà anche sull'anticipo del congresso e in che modo sarà retto il partito prima della scelta congressuale di un nuovo segretario.

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