lunedì 1 aprile 2013

Corea del Nord: “Sviluppo armi nucleari” e Seul: “Risposte militari forti e veloci”

La presidente Park Geun-hye lo ha assicurato in una riunione coi vertici del ministero della Difesa in risposta all’annuncio di Pyongyang sull'ingresso in “uno stato di guerra” contro il Sud. La Corea del Nord starebbe sperimentando ordigni atomici basati sull'uranio arricchito invece che sul plutonio secondo il Washington Post, che riprende giudizi raccolti tra funzionari americani ed esperti indipendenti.
SEUL - La Corea del Nord ha annunciato di essere in "stato di guerra" con il Sud e che ogni questione tra i due Paesi sarà d'ora in poi trattata su questa base. L'annuncio è stato dato tramite una dichiarazione congiunta del governo, del Partito comunista e di tutte le istituzioni di Pyongyang, riportata dall'agenzia ufficiale Kcna.  


"Situazioni nella penisola coreana, che non sono né di pace e né di guerra, sono giunte alla fine", si legge ancora nel dispaccio, in cui si menziona la riunione d'emergenza convocata giovedì dal leader nordcoreano Kim Jong-un per approvare i piani per mettere nel mirino obiettivi negli Stati Uniti e in Corea del Sud, dopo l'utilizzo dei super bombardieri B-2 nelle esercitazioni congiunte di Washington e Seul.

La "decisione importante" di Kim è un ultimatum alle "forze ostili e una decisione definitiva per la giustizia". In attesa dell'ordine di attacco del leader supremo, si dà per certa "una rappresaglia senza pietà in caso di atti di provocazione" da parte degli Stati Uniti o della Corea del Sud.
Gli americani hanno spostato in Corea del Sud dei caccia F-22 che normalmente fanno base in Giappone, a Kadena, "come mezzo per scoraggiare le provocazioni dalla Corea del Nord", scrive il Wall Street Journal citando fonti del Dipartimento della Difesa.
 I marines della Corea del Sud e americani compiranno inoltre un nuovo ciclo di manovre militari in aprile - nell'ambito delle esercitazioni annuali 'Foal Eagle' - per "affinare le capacità nelle operazioni di sbarco e tattiche, e di manovra delle unità meccanizzate". Il clima di escalation e di minacce - per ora solo retoriche - che va avanti da settimane preoccupa il mondo. E oggi Papa Francesco, nel messaggio pasquale Urbi et Orbi, ha lanciato un appello per la "pace in Asia, soprattutto nella Penisola coreana, perché si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione".

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